Nella deflagrazione esponenziale di violenza morte e distruzione della guerra in Medio Oriente è soprattutto l’intelligence a delineare cause effetti degli scenari in continua evoluzione. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Come cambia la mappa della regione un anno dopo l’attacco di Hamas
Quegli ostaggi sono un crimine contro l’umanità. Parla l’avv. Slonim
Alcune delle persone nelle mani di Hamas “hanno bisogno di medicine e cure, e alcune rischiano di diventare sorde. I bambini piccoli non hanno accesso al cibo di cui hanno bisogno. Questo non è negoziabile”. Intervista all’avvocato Ory Slonim, già consigliere speciale di sette ministri della Difesa israeliani su dispersi e prigionieri di guerra
Riad-Gerusalemme. La pausa per la normalizzazione è solo tattica
L’Arabia Saudita ha congelato momentaneamente i negoziati con Israele. L’attacco di Hamas e la reazione contro Gaza sono fattori dirompenti, mentre l’intento della prima potenza del mondo arabo è la formalizzazione di uno status quo assodato passo dopo passo
Su Israele l'India cerca un equilibrio
New Delhi deve bilanciare la linea pubblica. L’India vuole evitare di essere troppo esposta sui palestinesi, ma senza inimicarsi i nuovi partner arabi. Contemporaneamente, vuole fornire sostegno a Israele, anche usando la leva della lotta al terrorismo
Tajani in Israele, così l'Italia lavora per evitare un'escalation regionale
Allargare il dialogo per restringere il conflitto. Il ministro: “Hamas è come l’Isis, uccide come i nazisti. Il nostro appello è a non avviare una nuova stagione che possa incendiare il Medio Oriente”. Meloni dal Congo: “Ho sentito diversi capi di Stato e di governo: bisogna mantenere le interlocuzioni al più alto livello possibile”
La Giornata della Rabbia. I rischi in Israele (e non solo) del rigurgito jihadista
Atti di terrorismo si sono verificati in tutto il mondo in seguito al proclama di Hamas per una “giornata della rabbia”. Le possibili concause e il rischio di escalation con l’invasione di Gaza
Usa-Qatar, congelati i miliardi iraniani. E ora?
Di comune accordo col Qatar, gli Stati Uniti si sono mossi per evitare che l’Iran possa accedere ai miliardi congelati sulla scia dello scoppio del conflitto tra Israele e Hamas – che Teheran sostiene entusiasticamente. Una mossa necessaria. Ma l’inasprirsi dei rapporti può provocare effetti indesiderati e allontanare la stabilizzazione sia a breve che a lungo termine
Israele, l’operazione di terra su Gaza potrebbe partire tra poche ore
La notifica per tutelare i civili nella Striscia di Gaza lascia intendere che Israele potrebbe essere pronto per iniziare l’invasione. L’operazione terrestre preoccupa l’Onu e gli attori regionali, ma “Israele ha bisogno di ristabilire il senso di sicurezza” per i propri cittadini, spiega Micky Aharoson, senior fellow del Jerusalem Institute for Strategy and Security
Golfo, Ue, Russia, Usa. L’Iiss ricompone il puzzle dietro l’attacco di Hamas
Non solo Israele e Palestina, ma anche Libano, Egitto, Arabia Saudita. Arrivando fino a Stati Uniti e Russia. L’offensiva di Hamas ha delle potenziali ricadute su tutta una serie di attori, regionali o meno, che evidenziano l’interdipendenza esistente
Cosa c'è dietro la telefonata tra bin Salman e Raisi
In mezzo alla più grande crisi militare e psico-sociale che coinvolge Israele dai tempi della guerra dello Yom Kippur, il sovrano saudita parla con il presidente iraniano. Secondo Cafiero (Gulf State An-/Georgetown), Riad vuole evitare di perdere il contatto con Teheran mentre teme che la reazione israeliana allarghi il conflitto alla regione