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Speciale Guerra in Medioriente

Biden vuole fermare Netanyahu prima dell’invasione di Rafah. Ci riuscirà?

Con la questione umanitaria nella Striscia di Gaza esplosa tra gli argomenti internazionali, l’amministrazione Biden cerca di convincere il governo Netanyahu a non invadere Rafah (città piena di rifugiati). Israele potrebbe non fermarsi, e per la Casa Bianca si prospetta una fase molto impegnativa

Gaza, cinque mesi di guerra. Cosa c'è in gioco ora secondo Dentice

Per Dentice (CeSI), ci sono cinque piani interconnessi relativi alla guerra israeliana a Gaza: le evoluzioni del conflitto, le relazioni bilaterali Israele-Usa e quelle multilaterali tra Israele e la regione, la questione palestinese (ossia il futuro dell’Autorità), gli interessi dell’Iran. Tutto collegato, tutto a rischio “deterioramento”

Crisi umanitaria e cessate il fuoco. Le urgenze condivise tra Meloni e Biden

La strage di civili in attesa di cibo a Gaza ha aperto a una reazione ampia sulle condizioni umanitarie che la Striscia vive da quando Israele ha avviato l’invasione. Pressing per una tregua che possa permettere assistenza, scambio di ostaggi e aprire a ulteriori interlocuzioni. Roma e Washington allineate sulla linea da percorrere mentre Meloni va alla Casa Bianca

Ecco cos'ha sbagliato Israele il 7 ottobre. La versione di Ziv

L’esperto militare israeliano spiega come le contingenze politiche abbiano spinto la leadership di Hamas a realizzare questo attacco, che ha preso tutti di sorpresa. Sfruttando le debolezze del sistema di difesa israeliano nel suo complesso

Gli Usa hanno usato l’AI per colpire le milizie iraniane in Iraq e Siria

Il Pentagono spiega che l’uso è funzionale all’analisi di obiettivi multipli, in grande quantità, ma secondo la CTO di Centcom, Moore, c’è controllo umano nell’intero processo

Che cosa (non) cambierà, per ora, con le dimissioni del premier palestinese

Le dimissioni del primo ministro palestinese Shtayyeh aprono a una stagione di riforme nella leadership palestinese? Sull’Autorità di Abbas ci sono pressioni internazionali e scetticismo che qualcosa cambi nel breve termine

Israele brucia. Nirenstein racconta il 7 ottobre 2023

Fiamma Nirenstein, giornalista e scrittrice, già parlamentare e membro del Jerusalem Center for public affairs, firma il libro “7 ottobre 2023-Israele brucia”, edito da Giubilei Regnani Editore. Un volume che racconta dolori e sofferenze a partire dal feroce attacco di Hamas, per giungere a un’ampia riflessione sulle origini del gesto

Stallo a Gaza, se anche gli Usa minacciano il cessate il fuoco

Secondo Reuters, gli Stati Uniti, via Onu, hanno pronta una dichiarazione severa con Israele su cessate il fuoco, attacco a Rafah e coloni. Washington vuole trovare una soluzione sugli ostaggi e vuole essere ascoltata da Netanyahu

I rischi per l’Italia del jihadismo post 7 ottobre. Scrivono Gunaratna e Conti

Di Rohan Gunaratna e Francesco Conti

Tra vecchie e nuove conoscenze terroristiche spuntano le Brigate al-Furqan che minacciano il Mediterraneo. L’analisi di Rohan Gunaratna, professore di security studies alla Nanyang Technology University, Singapore, e Francesco Conti, ricercatore in materia di terrorismo jihadista

Blitz israeliano a Rafah. Cosa (non) cambia con la liberazione dei due ostaggi di Hamas

Mentre i quattro leader dell’intelligence di Egitto, Qatar, Usa e Israele muovono la diplomazia, le Idf annunciano la liberazione di due ostaggi da Rafah, dove presto Netanyahu potrebbe dirigere l’invasione contro Hamas, col rischio di indispettire Washington, Cairo, Riad e Abu Dhabi

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