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Doppia mossa di Meloni su Palestina e Siria, riconoscimento senza Hamas e ricostruzione

In attesa di intervenire oggi al Palazzo di Vetro,  la premier ieri ha spiazzato i suo critici su Gaza sostenendo la tesi Trump: uno Stato palestinese ha tutto il diritto di nascere ma senza la presenza di Hamas al governo, e solo dopo la liberazione degli ostaggi. Bilaterale con Al Thani e Al Sharaa: Roma punta alla ricostruzione siriana

Elogia la Nato, critica l'Onu. Trump a ruota libera dal Palazzo di Vetro

Europa autolesionista su Green deal e immigrazione. Il destino di Gaza dipende dagli ostaggi, quello russo dal petrolio comprato da Cina e India. Chiusura sull’Iran, a cui sbarra le porte del nucleare: “La mia posizione è molto semplice. Al Paese principale sponsor del terrorismo non potrà mai essere permesso di possedere l’arma più pericolosa del mondo”

Perché il riarmo turco spaventa Grecia e Cipro

L’industria turca della difesa sta attraversando una fase di vitalità oggettiva, puntando a una maggiore autosufficienza rispetto al passato, ciò inquieta Atene e Nicosia che corrono ai ripari con nuovi sistemi israeliani. Il gas resta il convitato di pietra: la compagnia statunitense Chevron si sta muovendo per i blocchi offshore a sud di Creta, dopo aver concluso un accordo con un partner israeliano per un novo gasdotto fino all’Egitto

Business e alleanze. La visita di Trump a Londra è anche un affare europeo

L’aiuto di Re Carlo, l’accordo tech da 35 miliardi di dollari di investimenti, il passaggio politico da Brexit all’Ue. La visita di Trump a Downing street rappresenta una possibile cartina di tornasole per comprendere i passi che l’Europa può fare nella direzione di un rapporto pragmatico con la Casa Bianca

Il richiamo del Papa e l'impasse dopo l'Alaska. Le provocazioni russe e le risposte Nato

La precisazione del Santo Padre non è casuale, ma utile per ricomporre un quadro unitario fatto di cause ed effetti in un momento in cui la frammentazione (anche) comunicativa non aiuta. È la Russia che ha aumentato la tensione con la Nato dopo che uno sciame di droni russi ha sorvolato la scorsa settimana la Polonia. Come non aiuta la nuova esercitazione congiunta Russia-Bielorussia, che ricorda per movenze e numeri quella del 2022 che precedette di poco l’invasione russa dell’Ucraina

Che cosa chiede Trump all'Ue per le nuove sanzioni alla Russia

Visto che dal vertice in Alaska in poi non si sono registrati progressi, l’Ue decide per una missione in Usa per le sanzioni, con l’obiettivo di convincere Mosca ad avviare trattative con Kyiv. Non è semplice, anche perché la Casa Bianca avanza precise richieste a Bruxelles sul gnl

Dalle parole ai fatti. Trump pronto a imporre dazi "significativi" sui chip stranieri

Dopo l’annuncio del mese scorso, il presidente americano ribadisce la sua intenzione: “molto presto” verranno applicate tariffe “non molto elevate, ma comunque piuttosto significative” per tutte le aziende che importeranno semiconduttori. Per il momento, sembra ottenere l’effetto sperato. Ma sul lungo periodo Washington corre rischi

Usa e volenterosi. A che punto è la trattativa sull'Ucraina

“Ho seguito la situazione, l’ho vista e ne ho parlato con il presidente Putin e il presidente Zelensky. Qualcosa accadrà, non sono ancora pronti. Ma qualcosa succederà. Ce la faremo”, dice Trump prima della videoconferenza con i volenterosi, e prova a lavorare a un accordo di pace anche se non ci sono ancora le condizioni

Occidente e Ucraina, il debutto di Fazzolari a Washington. Ecco perché. L'analisi di De Palo

Il sottosegretario ieri a Washington. Una presenza che racconta tutta la densità sul dossier Kyiv. Molto ascoltate anche le voci di Fitto, Fidanza, Saggio, che compongono pezzi di una piramide ben delineata, grazie a contorni solidi e a intrecci che non si sovrappongono. Ovvero voci con cui il vertice ha una simbiosi intellettuale, un rapporto di massima fiducia e con cui può confrontarsi partendo da una competenza certificata

Sbaglia chi, per fare dispetto a Trump, vuole consegnare l’Europa alla Cina. La versione di Fidanza

Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vice presidente di Ecr Party: “Il governo Meloni ha reimpostato il rapporto con la Cina nel giusto binario, abbandonando la Via della Seta”, ma non solo. I dazi? “Trump vuole riorientare le catene del valore, anche noi europei dobbiamo fare questa scelta: catene più corte e affidabili, preferibilmente occidentali, sono il luogo giusto per diffondere il made in Italy”

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