L'esito del voto potrebbe segnare una certa discontinuità per la presenza italiana in Europa. Poco dovrebbe invece cambiare nel rapporto con gli Stati Uniti e nella partecipazione alla Nato, mentre per le missioni internazionali il rischio di mandare segnali negativi ai partner è alto. Parola di Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell'Istituto affari internazionali (Iai), diplomatico di carriera e già rappresentante…
Ue
Come l’accordo di libero scambio fa litigare ancora Londra e Bruxelles
“Una doccia d’acqua gelata per il primo ministro”, è così che la stampa inglese commenta l’entrata a gamba tesa di Stefaan de Rynck – consigliere numero uno di Michel Barnier – circa le possibilità del Regno Unito di assicurarsi l’accordo di libero scambio con l’Ue. Le regole del mercato unico richiedono un mutuo riconoscimento delle norme, ha dichiarato il braccio…
Perché da europeista non temo un governo a 5 Stelle o leghista. La versione di Sommella
Il campanello ha suonato e anche forte. Speriamo che a Bruxelles lo sentano, altrimenti si rischia di passare al secondo livello, quello che può preludere anche a una potenziale disintegrazione dell'Europa. Ma guai a farsi prendere dal panico, calma e sangue freddo. Sì, il voto italiano è stato, per dirlo alla Beppe Grillo, un vaffa all'Ue del 3%. Eppure c'è ancora spazio di manovra…
Vi spiego perché con i dazi Trump si è dato la zappa sui piedi. L'analisi di Salvatore Zecchini
Il vizio di non calcolare con lucidità le conseguenze delle proprie azioni. Donald Trump ce l'ha. Almeno in politica economica. Il siluro dei dazi su acciaio (25%) e alluminio (10%) importati che ha affondato le Borse di mezzo mondo lo dimostra. Il presidente ha agito d'impulso o comunque, ammesso che ci abbia ragionato su, si è dato la classica zappa…
May, è tempo di pragmatismo. Ecco il discorso che tiene unito il governo
La giurisdizione della Corte europea sulla Gran Bretagna “deve finire” quando la Brexit sarà definitiva. E anche “la libertà di movimento delle persone” è destinata a terminare con il “recupero del controllo delle frontiere” da parte di Londra. Così Theresa May ha esordito, in una capitale stretta dal freddo, nel suo attesissimo discorso alla Mansion House nella City di Londra.…
Ecco come la Brexit spaventa gli inglesi. A tavola
Una crisi alimentare nel 2018, in uno dei Paesi più industrializzati del mondo. Possibile. Gli inglesi un razionamento del cibo se lo ricordano giusto negli anni della seconda guerra mondiale. Ma ora a 73 anni dalla fine del conflitto, c'è la Brexit. Che rischia di far vivere ai sudditi di Sua Maestà l'ennesimo brutto quarto d'ora. Dopo l'effetto domino che…
Embraco, perché Calenda e Tajani hanno vinto la battaglia
Primi effetti del tandem Calenda-Tajani su Embraco. Dopo settimane di pressing sulla controllante Whirlpool da parte del presidente del Parlamento Ue e candidato premier per il centrodestra, Antonio Tajani (nella foto) e del ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, arrivano i primi risultati concreti sulla crisi dell'azienda di compressori, che ha deciso di spostare le linee di produzione in Slovacchia, a…
In Italia i selfie con la neve, a Berlino si punta su giovani, donne e lavoro
Interrogarsi sulle risposte da dare ai cittadini spaventati dalla lentezza decisionale dell'Unione europea di fronte alle nuove sfide della modernità. Immaginare una nuova strategia del welfare dopo che la digitalizzazione e la robotica stanno togliendo agli umani posti di lavoro. Individuare il leader del futuro che raccolta il testimone dall'attuale classe dirigente. Sono gli obiettivi del congresso della Cdu, il…
Ecco le (inattese) reazioni all'intervento di Corbyn sulla Brexit
Jeremy Corbyn non ha tenuto un discorso sulla Brexit per circa un anno e alla camera dei Comuni ha sempre evitato l'argomento, come a confermare, o, almeno, a dare adito al sospetto che il suo euroscetticismo fosse un argomento scomodo per un leader laburista. Eppure lunedì, a Coventry, Corbyn ha lanciato il suo guanto di sfida alla May, e proprio…
Sconfiggere la fame con l'innovazione. Parla il commissario europeo Andriukaitis
Si suole raccontare che il primo ambasciatore statunitense in Italia, dopo la Seconda guerra mondiale, abbia detto che le tre cose migliori nel Paese sono la Chiesa, la Banca d’Italia e la Coldiretti. Io probabilmente non sono in grado di dire se questo sia vero per la Chiesa e la Banca d’Italia, ma lo è sicuramente per la Coldiretti. Ad…