L’aut aut provoca l’ira dell’azienda e del governo cinese, che chiede di smetterla con “attacchi ingiustificati”. Anche il Regno Unito vuole bandirlo per i suoi funzionari, così come Canada, Belgio e Commissione europea. L’Italia non ha ancora chiarito come vuole muoversi
Ue
Italia-Libia-Tunisia, così il triangolo sull'immigrazione fa i conti con i flussi
Il vertice di Palazzo Chigi si lega sia alle preoccupazioni sulla permeabilità di quella rotta legata ai problemi di Tripoli e Tunisi, sia al report dei servizi secondo cui 700 mila persone sarebbero pronte a partire. Nel prossimo Consiglio europeo si discuterà dell’emergenza con la proposta italiana
Prove d'intesa tra Usa e Ue sui materiali critici, con un occhio alla Cina
Dopo il vertice alla Casa Bianca tra Joe Biden e Ursula von der Leyen, sembra esserci meno tensione tra le due sponde dell’Atlantico. I colloqui sono stati “molto costruttivi” e proseguiranno nei prossimo futuro “per evitare qualsiasi interruzione del commercio transatlantico e dei flussi di investimento che potrebbero derivare dai rispettivi incentivi”
Accordo Serbia-Kosovo, Belgrado rimette tutto in discussione?
In attesa del vertice di Skopje del 18 marzo, spiccano le proteste serbe dei nazionalisti contrari all’accordo, su cui soffia forte l’influenza di player esterni che vedono in una nornalizzazione delle relazioni serbo-kosovare il rafforzamento di Ue e Nato. Il Ministro Tajani oggi in Bosnia
Non solo Africa, la zampata di Tajani a Sarajevo
Oltre al Piano Mattei, continua l’attenzione di Roma sul costone balcanico: il ministro degli Esteri si è impegnato per confermare il sostegno all’adesione in Ue del Paese. Pronti ad un business forum che favorisca joint venture con aziende italiane. E annuncia la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina ad aprile
Incontro Biden-von der Leyen, cosa aspettarsi tra Ira e Cina
Si avvicina la risoluzione dello screzio transatlantico sull’Inflation Reduction Act, nel nome dell’unità (anche industriale) del fronte democratico. È probabile un’intesa nel campo delle materie prime per poter estendere i sussidi americani alle industrie europee. In cambio Bruxelles opta per un approccio a Pechino più vicino a quello di Washington
Ecco gli errori che Meloni non deve fare in politica estera. I consigli di Pomicino
“Il tour internazionale di Giorgia Meloni sta dando credibilità a tutto il Paese dopo anni di minusvalenze”, spiega l’ex ministro Dc. Australia e Arabia Saudita? “Ben vengano nuove relazioni per affermare il nostro multilateralismo. Ma tutto ciò va messo a regola. Tramite questo aggancio al binario euroatlantico la premier si sta facendo conoscere in Paesi lontani, ma altamente strategici, non solo cogliendo l’occasione del G20 ma anche al di là del G20”
Finlandia e Svezia nella Nato, la tela di Penelope nelle mani di Erdogan
Le elezioni turche del prossimo maggio rappresentano uno spartiacque preciso perché al momento è difficile immaginare che il governo turco decida, in un senso o nell’altro, prima delle urne. Intanto dall’Ungheria arriva un’apertura
Cosa lega la condanna di Tsikhanouskaya alle mosse bielorusse su Kiev? Risponde Politi
Dopo i vaccini e i porti, anche la giustizia è usata come clava geopolitica e se ciò accade in un quadrante sensibile come la Bielorussia non bisogna sottovalutarlo. Il direttore della Nato Defense College Foundation: “È un messaggio a basso costo per il governo di Minsk dal momento che la condanna internazionale c’è già e Sviatlana Tikhanovskaya è già neutralizzata perché si trova fuori dai confini nazionali”
La Global Italy del governo Meloni secondo Pelanda
“Ciò che va notato dopo i viaggi di Giorgia Meloni è che l’Italia possiede una struttura istituzionale e diplomatica con una capacità di penetrazione commerciale ed economica molto più forte di quello che si pensava”. La Via della Seta? “Il memorandum con la Cina non verrà rinnovato”. Il bilaterale Italia-Usa? “Dovrà concentrarsi su quello di cui gli Stati Uniti hanno più bisogno, ovvero una convergenza militare molto superiore a quella che c’è”. Conversazione con il professore di economia e geopolitica Carlo Pelanda
















