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Flussi di dati e privacy, verso un’architettura internazionale. La mappa di Propp

Dati e privacy, dallo stallo Ue-Usa a un’architettura internazionale

Rimane irrisolto il nodo giuridico tra Stati Uniti e Unione europea, mentre altrove nel mondo prendono forma meccanismi di governance transfrontalieri e le istituzioni internazionali fanno a gara per offrire una mappa regolatoria. Secondo Kenneth Propp (Atlantic Council) l’incontro-scontro delle prospettive e la proliferazione di soluzioni possono portare a una sintesi virtuosa

Gli accordi tech Usa-India e il fronte comune sulla Cina

Gli accordi stretti tra Modi e Biden avvicinano le forze armate dei due Paesi e abbracciano droni, motori a reazione, spazio, telecomunicazioni e chip. È la sponda tecnologica che guida l’avvicinamento geopolitico e rinsalda il fronte tecno-democratico contro la Cina

Intelligenza artificiale, cosa cambia con il voto del Parlamento europeo sull'AI Act

L’Eurocamera ha approvato (a stragrande maggioranza) il tentativo più ambizioso al mondo di affrontare il rischio legato alle applicazioni AI. L’obiettivo è varare il regolamento finale entro le elezioni del 2024, e lavorare di concerto con i partner per mantenere lo sviluppo dell’AI su binari democratici. Ecco i contenuti

Cosa farebbero gli europei in caso di invasione di Taiwan?

L’ultimo studio Ecfr evidenzia come gli europei siano ostili rispetto alla Russia e guardinghi sulla Cina: non vogliono che il Dragone compri infrastrutture o aziende chiave, ma non vogliono nemmeno tagliare i rapporti commerciali. Piace l’idea di avere più indipendenza strategica, in linea con le preoccupazioni atlantiche. E in Italia…

De-risking, in arrivo la dottrina di sicurezza economica Ue (con vista sulla Cina)

A breve la Commissione di Ursula von der Leyen presenterà una strategia comune per ridurre l’esposizione ai rischi economici esterni. Si parla di controlli su aziende, limiti all’outsourcing, sanzioni anti-dumping, screening degli investimenti e non solo. L’elefante nella stanza è la Cina, ma non tutti i Paesi Ue sono pronti al de-risking. Ecco perché la Germania resta scettica

Il piano europeo per un "bollino di autenticità" sull'Intelligenza Artificiale

Bruxelles ha chiesto ai firmatari del Codice di condotta sulla disinformazione di creare sistemi per segnalare i contenuti digitali generati dall’Intelligenza Artificiale. Le regole potrebbero già entrare nel Dsa, in vigore da agosto. Mentre Twitter si sgancia dalle regole europee

TTC4

Ue-Usa, partnership più stretta e vista sulla Cina. Le conclusioni del Ttc

Alla quarta riunione del Consiglio commercio e tecnologia gli alleati transatlantici hanno lavorato per perfezionare una strategia politico-economica comune. Economie emergenti, supply chain, tecnologie verdi, materiali critici, acciaio e alluminio, IA e non solo. Il tutto in chiave di de-risking da Pechino, che spinge per allontanare Ue e Usa. Ma l’Europa scala la marcia

Decarbonizzare l’aviazione. La sfida dei Saf e le soluzioni in campo

I Paesi Ue si sono accordati su un piano per potenziare il comparto dei carburanti sostenibili per l’aviazione e abbattere due terzi delle emissioni settoriali entro il 2050. L’obiettivo è condiviso, ma la strada è ardua: serve creare un sistema sostenibile partendo dal basso. Biofuel ed e-fuel, strategie e policies: ecco la fotografia degli sforzi in atto

Mining EU US

Accordo verde Ue-Usa sullo sfondo del Ttc. Ma la Cina è in primo piano

In linea di massima, il patto sulle tecnologie verdi per chiudere il capitolo Ira è pronto. Ma è difficile che se ne parli diffusamente alla riunione svedese del Consiglio commercio e tecnologia la settimana prossima. Tuttavia, come per i sussidi verdi, contrastare Pechino (nel nome della sicurezza economica) è il fil rouge delle conclusioni che verranno presentate dai partner transatlantici. E il futuro del Ttc…

De-risking dalla Cina, si lavora al Ttc. Ma le aziende…

Con la riunione del Consiglio commercio e tecnologia ormai alle porte, Bruxelles e Washington vogliono allineare i controlli sugli investimenti verso l’estero. Si tratta di espandere la spinta del G7 di Hiroshima. Il primo ostacolo sarà convincere i produttori esposti verso la Cina: ecco cosa hanno detto i ceo di Nvidia e Siemens

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