Pechino ha reiterato la sua irritazione per l’indagine dell’Ue sugli aiuti statali, quelli che hanno permesso di costruire un vantaggio inarrivabile lungo l’intera filiera dei veicoli elettrici. E promette ritorsioni se l’Ue dovesse imporre dazi per livellare il terreno di gioco. Si delinea un dilemma per Bruxelles: transizione Made in China o guerra commerciale?
Ursula von der Leyen
Ue, Usa, Cina. Così la geopolitica rimodella l’industria dell’auto elettrica
Sale la tensione tra Bruxelles e Pechino in seguito all’annuncio dell’indagine europea sulle distorsioni di mercato. La svolta assertiva dell’Ue porta verso un cambio di passo nella relazione commerciale e politica con la Cina. E mentre le due potenze cercano di bilanciare rischi e aperture, Ford congela la costruzione della maxi-fabbrica per batterie con tecnologia cinese
Sicurezza economica, ecco il faro dell’Ue sulle auto elettriche cinesi
Von der Leyen ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’“inondazione” di veicoli elettrici cinesi a basso costo che minacciano di “distorcere” il mercato europeo. Una presa di posizione netta che risponde alle preoccupazioni degli automaker europei – e segna un passo geopolitico verso il de-risking (con forte valenza per le europee del 2024)
Dal de-risking ai toni morbidi. La parabola dell’Ue sulla Cina
Negli ultimi giorni i rappresentanti di alcuni Paesi Ue avrebbero lavorato per diluire il comunicato finale del Consiglio europeo per quanto riguarda Pechino, abbandonando il principio del de-risking in favore di apertura e attenzione all’economia. E guardando agli ultimi mesi, non è difficile indovinare chi ci sia dietro
Ecco la mossa dell’Ue (verso la Cina) che segna la fine della globalizzazione
La Commissione ha scritto la dottrina sulla sicurezza economica, in linea con la missione di “de-risking” emersa dal summit G7. L’obiettivo è evitare “un’eccessiva dipendenza da un singolo Paese, specialmente se con valori, modelli e interessi sistemicamente divergenti”. Arriva lo screening degli investimenti in uscita
De-risking, in arrivo la dottrina di sicurezza economica Ue (con vista sulla Cina)
A breve la Commissione di Ursula von der Leyen presenterà una strategia comune per ridurre l’esposizione ai rischi economici esterni. Si parla di controlli su aziende, limiti all’outsourcing, sanzioni anti-dumping, screening degli investimenti e non solo. L’elefante nella stanza è la Cina, ma non tutti i Paesi Ue sono pronti al de-risking. Ecco perché la Germania resta scettica
Così l’Ue lavora a un registro per gli “agenti stranieri”
La Commissione dovrebbe presentare entro maggio il Transparency Act per far fronte alle attività russe e cinesi ma anche per dare risposte al caso Qatargate. Non mancano però i dubbi di Ong ed europarlamentari
Taiwan continua a dividere Biden e Macron. Una telefonata, due versioni
Prima telefonata tra i due leader dopo il viaggio del presidente francese in Cina. La nota della Casa Bianca cita esplicitamente lo Stretto, quella dell’Eliseo no. Poi il leader Usa sente von der Leyen e…
Le poche certezze che Xi offre all’Europa. Parla Gabusi (UniTo)
Il leader cinese vede Macron e von der Leyen ma ha già fatto una scelta politica, quella di “rafforzare il legame con la Russia a scapito della difesa dei suoi tradizionali principi di politica estera”, osserva Giuseppe Gabusi, docente di International political economy e di Political economy dell’Asia orientale all’Università di Torino. Potrebbe essere “un’occasione persa”: “Se avesse fatto la scelta opposta, il suo soft power sarebbe aumentato notevolmente”
Da Roma a Pechino, chi vuole capire le intenzioni di Xi in Ucraina
Meloni ha accolto a Palazzo Chigi lo spagnolo Sánchez, primo leader europeo a incontrare il presidente cinese dopo la visita a Mosca per rilanciare l’amicizia con Putin. Macron e von der Leyen sono a Pechino per ottenere maggior impegno per una pace giusta. Ma le due parti sembrano lontane