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Occhio per occhio, chip per chip: ai limiti Usa, la Cina blocca gallio, germanio e antimonio

Dopo l’ulteriore stretta degli americani, Pechino vieta le esportazioni dei suoi materiali chiave per la costruzione dei semiconduttori. Si tratta dell’ultimo capitolo di una guerra commerciale che si appresta a diventare ancor più calda con il ritorno di Donald Trump

Energia e transizione, così prosegue l'alleanza tra Italia e Giordania

Un interlocutore affidabile nell’intera area che intreccia Mediterraneo, Africa e Medio Oriente, anche per via della capacità del Paese di non farsi contagiare dal batterio della tensione presente nelle sue immediate vicinanze. Questa la considerazione italiana verso il player mediorientale. Il rapporto tra Giorgia Meloni e il Re Abdullah II di Giordania è solido. E il segretario generale della Nato, Mark Rutte, proprio oggi ha citato l’azione del governo italiano e il Piano Mattei a proposito di Amman

Oltre Roma e Budapest, il ruolo di Meloni tra Usa e Ue. La versione di Speranzon

Orban in visita a Roma mercoledi. Meloni può essere considerata un costruttore di ponti in virtù della sua influenza a Washington e a Bruxelles. Inoltre mostra delle caratteristiche diverse dal primo ministro ungherese su multilateralismo, approccio all’Europa, guerra a Kyiv, a dimostrazione di un investimento che all’esterno può essere fatto sulla premier italiana

Kosovo-Serbia, perché l'attentato all'acquedotto frena il dialogo

Ferma condanna dell’attentato è stata espressa dall’inviato Ue Miroslav Lajcak, che nelle scorse settimane aveva auspicato l’inizio entro dicembre di una nuova fase negoziale nell’ambito del dialogo sotto l’egida Ue: ma di fatto questo episodio ne frena l’impulso

Meloni porta il Mediterraneo globale in Lapponia. Ecco come

Che cosa implica il dialogo sul quadrante nord-sud? Perché è strategico allearsi e programmare risposte continentali, ma con un occhio alla nuova Casa Bianca? Per rispondere anche a queste domande Meloni parteciperà al vertice a quattro “Nord-Sud” in Lapponia

Meloni è la nuova destra d'Europa. L'analisi della tedesca Faz

Dopo il Wsj, la Faz analizza il percorso strategico della premier italiana, sia alla luce della volontà delle “anatre zoppe” Scholz e Macron di decidere in solitaria e nomine Ue, sia dopo lo scatto italiano che ha portato Fitto alla vicepresidenza esecutiva. “A due anni buoni dall’arrivo al potere a Roma, Giorgia Meloni ha una notevole influenza a Bruxelles e Washington. Riuscirà a farne buon uso?”

Il ritorno di McCarthy. L'ex speaker della Camera Usa lancia il suo istituto per l'IA

Dopo la defenestrazione ad opera del suo stesso partito, l’esponente repubblicano ha aperto Alfa Institute per dare una mano a vincere la sfida contro la Cina. In questo modo può realizzare anche il suo sogno di lavorare con Elon Musk

A cosa punta la Turchia come componente della Nato

Erdogan riceve Rutte pensando a Trump: il primo meeting di una fase del tutto nuova del Bosforo va letto in filigrana rispetto a due elementi che si intrecciano geopoliticamente, la possibile cooperazione in materia di forniture all’industria della difesa e l’adesione turca alla Brics. Sullo sfondo l’ambizione erdoganiana di essere “ceo del post guerre”

Così Meloni guarda all'America Latina (e non solo). Il G20 secondo Pelanda

“L’Italia sta assumendo una buona posizione, non neutrale e altamente tattica. E, in un momento altamente complesso sullo scacchiere internazionale, si colloca come forza razionale: un’ottima impostazione di politica estera. Si sente un risveglio dell’attenzione sull’America del sud, di conseguenza rivestiranno un ruolo primario le relazioni bilaterali. Ad esempio il fatto che la premier italiana dopo il G20 andrà in visita bilaterale in Argentina rappresenta un elemento di cui tenere conto”. Conversazione con il docente e analista

ukraine ucraina

Solidarietà del G7 e attacco russo. Cosa succede a Kyiv

Allarme dell’Aiea, mentre Xi si definisce neutrale e alla luce del sole. Ma Varsavia è in massima allerta dopo l’attacco massiccio russo a Kyiv. Secondo il primo ministro polacco Tusk, nessuna conversazione telefonica può fermare l’aggressione russa in Ucraina

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