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Il Sole 24 Ore, ecco le idee di Boccia, Marcegaglia, Pesenti e Robiglio sui tagli

Di Bruno Guarini e Fernando Pineda

“Se sarà necessario tagliare sulle persone, questa volta non dobbiamo e possiamo arretrare”. E’ quanto ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, secondo quanto si può leggere nel verbale della riunione del Consiglio generale della confederazione dello scorso 12 ottobre.

Sui tagli ai costi, e anche al personale, non ha accennato soltanto il presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia, ma anche altri esponenti di spicco della confederazione (Emma Marcegaglia e Carlo Pesenti, in particolare) e del gruppo che edita Il Sole 24 Ore diretto da Roberto Napoletano (come il presidente pro tempore Carlo Robiglio).

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

All’ordine del giorno del Consiglio di Confindustria del 12 ottobre c’era soprattutto la discussione sui conti del gruppo Sole 24 Ore dopo la semestrale che ha fatto registrare 49,8 milioni di euro di perdita e l’approvazione della lista del nuovo consiglio di amministrazione del gruppo da presentare all’assemblea dei soci del prossimo 14 novembre che rinnoverà appunto il cda, in attesa dell’indicazione sull’amministratore delegato, visto che l’attuale capo azienda, Gabriele Del Torchio, è considerato in uscita per i dissidi in corso con i vertici di Confindustria.

LE PAROLE DI BOCCIA

Nella replica finale dopo un dibattito piuttosto vivace e animato, Boccia a proposito delle azioni da intraprendere sui conti ha detto, secondo quanto è scritto nel verbale del Consiglio generale: “Se sarà necessario tagliare sulle persone, questa volta non dobbiamo e possiamo arretrare perché non ci sono alternative e non abbiamo cassa. Non si tratta, infatti, di una questione politica o di evitare traumi e tensioni che possono arrivare a Confindustria. In passato, strategicamente, non volevamo avere distonie, sbagliato o meno che fosse, ma adesso il quadro è radicalmente cambiato”.

COSA HANNO DETTO MARCEGAGLIA, PESENTI E ROBIGLIO

Mentre Carlo Pesenti si è limitato a dire che “il risanamento dell’azienda, soprattutto in una prima fase, non può non passare dal versante della riduzione dei costi”, senza avanzare numeri o dettagli, il presidente pro tempore del Sole 24 Ore, Carlo Robiglio, è stato più esplicito: “Abbiamo problemi nella raccolta pubblicitaria e circa 1.250 dipendenti di cui, forse, la metà è di troppo”, ha affermato tra l’altro. Più articolato e preciso il discorso dell’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, attuale presidente dell’Eni: “Io non mi intendo di editoria ma da quello che ho capito il vero problema non riguarda i prodotti o il livello di innovazione – per i quali mi sembra che si sia fatto un buon lavoro – ma i costi complessivi. Abbiamo più di 1.200 dipendenti e bisogna mandarne via un numero enorme: nella sua drammaticità, la soluzione è abbastanza semplice. Bisogna però che il nuovo cda, l’ad, il presidente del gruppo e il presidente di Confindustria accettino e si identifichino in un piano industriale dove vengono tagliate alcune centinaia di persone”.

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