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Chi sono i cattolici che tifano Stefano Parisi

Stefano Parisi

Tre appuntamenti nell’arco di un mese – per di più nel periodo dell’anno contraddistinto dalle feste di Natale e Capodanno – di cui due organizzate direttamente dal suo movimento Energie per l’Italia. Dopo esserne rimasto un po’ alla larga nei mesi successivi alla sua discesa in campo, ora Stefano Parisi fa decisamente rotta su Roma. Una scelta in fondo inevitabile per chiunque ambisca a costruire un soggetto politico di respiro nazionale. E, quindi, anche per lo stesso ex direttore generale di Confindustria, molto strutturato a Milano – anche in virtù della corsa a sindaco persa in extremis contro Beppe Sala – e quasi per nulla nella Capitale, dove pure è nato ed è vissuto fino agli novanta.

OBIETTIVO ROMA

La prima delle iniziative romane si è svolta ormai un mese a fa, a metà dicembre, quando l’ex amministratore delegato di Fastweb ha presentato il suo movimento politico a una platea di oltre trecento persone tra convinti sostenitori, simpatizzanti e semplici curiosi. Un impegno rinnovato con il nuovo anno: domenica scorsa Parisi ha incontrato nella Capitale i rappresentanti di una serie di organizzazioni di area cristiano-popolare, mentre domani riunirà i suoi in zona Prati per discutere di proposte e progetti per Roma.

PARISI IL POPOLARE

Come Parisi ha sempre sottolineato, l’obiettivo fondamentale è creare una forza politica omogenea, che sia al tempo stesso popolare e liberale. Naturali, quindi, in questo senso i contatti con le tante realtà politiche e sociali di ispirazione cristiana, molte delle quali – per ovvie ragioni – orbitanti sulla Capitale. Anche da questa considerazione – e dalla volontà di verificare concretamente la possibilità di un comune percorso politico – è nato l’incontro di domenica scorsa: il numero uno di Energie per l’Italia ha partecipato a una riunione organizzativa alla quale hanno preso parte numerosi rappresentanti della galassia cattolica di Roma. Tra gli altri erano presenti l’ex presidente di Coldiretti e fondatore della Fondazione Italia Sergio Marini – che già in passato aveva accarezzato l’idea di un impegno diretto in politica -, l’ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni, Ettore Bonalberti dell’associazione Alef, l’ex ministro della Difesa e attuale senatore Mario Mauro, l’ex presidente di Confindustria Radio Televisioni (ed ex cda Rai) Rodolfo De Laurentiis e l’ex direttore generale della Consob Gaetano Caputi, che si dimise dalla Commissione per ragioni ancora non chiare. E, poi, ancora gli ex parlamentari – tutti di formazione democristiana – Ivo Tarolli, Giuseppe Gargani e Mario Tassone. Nel documento stilato al termine dell’incontro è previsto al punto 5 che saranno costituiti gruppi di lavoro tematici che dovranno collaborare con quelli già costituiti nei mesi scorsi da Parisi.

LA STRUTTURA ROMANA

Per quanto agile e flessibile possa essere il movimento, sbarcare in pianta stabile a Roma vuol dire dotarsi necessariamente di una qualche forma di struttura. I nomi di chi ne farà parte e di chi la guiderà al momento rimangono top secret, ma qualcosa in più si saprà sicuramente in occasione dell’incontro di domani, ufficialmente convocato per parlare della città eterna, dei suoi tanti problemi e dell’opposizione da portare avanti nei confronti di Virginia Raggi.

LE ALTRE TAPPE

Non solo Roma comunque: in queste settimane Parisi sta proseguendo il suo tour nazionale iniziato dopo il varo ufficiale del suo movimento lo scorso settembre. Qualche giorno fa è stato a Faenza in provincia di Ravenna, mentre il 21 gennaio sarà a Genova, il 22 a Fermo, il 25 a Lecco e il 27 a Cremona. Il 24, invece, dovrebbe fare tappa a Bruxelles. Nel frattempo Mr Chili – dal nome dell’omonima azienda di video on demand che ha fondato nel 2012 – sta continuando anche ad incontrare gli imprenditori sul territorio: nei giorni scorsi è stato a Padova, Castelfranco Veneto, Mestre, Cesenatico e Fiumana.

L’ORGANIZZAZIONE 

In parallelo il movimento di Parisi va strutturandosi anche dal punto di vista organizzativo: a breve sarà inaugurato il blog ufficiale, mentre sono già stati attivati su Facebook alcuni gruppi tematici di discussione. Impegno virtuale che, però, non è destinato a soppiantare quello fisico: “La priorità è allargare la nostra rete aprendo circoli di Energie per l’Italia in ogni comune“, è scritto sulla newsletter che è stata pubblicata ieri.

LA STRATEGIA POLITICA

A tal proposito la novità di questi primi giorni del 2017 è il riavvicinamento a Silvio Berlusconi dopo il grande gelo calato in autunno. Gli interessi politici del Cav e di Parisi sono tornati a coincidere: entrambi a favore del proporzionale e di una soluzione che non porti gli italiani al voto almeno fino al prossimo ottobre. E poi il rapporto con Matteo Salvini, che all’epoca era stato alla base della rottura: dopo aver rimbrottato Parisi per la sua manifesta ostilità nei confronti del segretario del Carroccio, il patron di Mediaset – specie dopo l’esito referendario – ha finito con il seguire la sua strada e con il prendere sempre più le distanze dal leader leghista. Non è un caso, d’altronde, che – secondo alcune ricostruzioni di stampa – lo stesso Berlusconi, spinto in questa direzione in particolare da Gianni Letta e Fedele Confalonieri, abbia confidato ad alcuni collaboratori di voler recuperare alla sua causa Parisi. Il quale, subito dopo capodanno, ha incontrato a Napoli l’ex governatore della regione Campania Stefano Caldoro: un ex compagno di militanza socialista, ancora oggi esponente di rilievo di Forza Italia. I pontieri tra Parisi e Berlusconi – ove mai ce ne fosse davvero bisogno – sono a lavoro.


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