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Xi dirige il conclave militare. La Cina rinnova la politica della forza

Le immagini di Xi al conclave militare di Yan’an, nello stesso giorno dell’aggressione cinese alle Filippine, raccontano come il leader di Pechino vuole gestire forza e potere delle armi

Il leader cinese Xi Jinping è apparso in una insolita tenuta formale militare (pantalone verde e camicetta a maniche corte da ordinanza estiva, sebbene senza alcuna insegna) durante un altrettanto insolito incontro con dozzine di ufficiali militari. Val la pena di ricordare che Xi è presidente della Repubblica popolare cinese, segretario generale del Partito comunista cinese e presiede la Commissione militare centrale (che per il Partito/Stato comanda le forze armate dell’Esercito di liberazione popolare): dunque è nel pieno delle sue mansioni poter incontrare gli ufficiali.

Ma quello che è insolito è il formato della riunione, una conferenza politico-militare durata tre giorni (a Yan’an, nella provincia dello Shaanxi), a cui hanno partecipato alcuni uomini del Partito e tutti i papaveri militari. Qualcosa del genere non si vedeva dal 2014. Nelle immagini che circolano adesso, sebbene il summit risalga al 17 giugno, Xi appare come un leader in un momento di guerra, e le sue dichiarazioni non si discostano troppo dalla postura estetica. Ha parlato infatti dell’importanza di “rafforzare la lealtà politica nell’esercito nella nuova era e fornire una solida garanzia politica per costruire un esercito forte”.

Per lui, “il mondo, la nazione, il partito e le forze armate stanno attraversando cambiamenti profondi e sofisticati, e le forze armate del Paese stanno affrontando una serie di sfide complesse”, per questo “ho chiesto a tutti gli alti ufficiali di guidare le loro unità nella lotta per realizzare le esigenze dell’esercito e gli obiettivi del centenario”. Si parla del 2049, quando la Repubblica popolare compirà cento anni: data che per Xi rappresenta il momento simbolico di compimento del “sogno cinese”. Entro quella data il Paese dovrà essere totalmente modernizzato e diventare leader globale.

Processo che passa anche dal rafforzamento militare, e che non esclude la possibilità di una generale postura sempre più assertiva. Del cosiddetto “grande ringiovanimento della nazione Cinese” entro il 2049 sono parte infatti le volontà di rafforzare le capacità militari e di iniziare a usare la forza come vettore di politica internazionale.

Tutto abbastanza chiaro già in questi giorni. Nella stesso momento in cui Xi parlava al suo establishment politico-militare un gommone della Guardia costiera cinese si scontrava volontariamente con una piccola imbarcazione della marina filippina nelle acque del Mar Cinese, mozzando un pollice a un marinaio di Manila.

Anche dieci anni fa, la riunione dei top player politico-militari di Pechino si era svolta nel mezzo delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale: era infatti in corso lo stallo con il Vietnam nella cosiddetta crisi Hai Yang Shi You 981.

Il significato del conclave di Yan’an è articolato: i temi trattati e la sede sono significativi. Un argomento centrale è stato il controllo del Partito sulle forze armate e il mantenimento dell’ortodossia dettata dalle istituzioni e dalla dottrina del Partito stesso da parte dei leader militari.

Anche la scelta del luogo è significativa: Yan’an. Sito della base di potere del Partito Comunista Cinese dal 1937 al 1947, ricorda Brent Sadler, senior fellow della Heritage Foundation, e luogo della Campagna di rettifica di Yan’an, che ha consolidato la preminenza di Mao Zedong nel partito e il formato per le sue future epurazioni, la creazione di un culto della personalità e la Rivoluzione culturale.

Xi sta lanciando segnali sia al suo popolo che agli osservatori esterni e questo commento in particolare è eloquente: “Le forze armate, sotto la guida del Partito, diventeranno più forti e marceranno verso il centenario nel 2027 con nuove conquiste”.

Se il 2049 è l’anno del ringiovanimento del Paese, il 2027 è legato alla modernizzazione militare (compreso per quel che riguarda il budget) per garantire che Xi abbia un esercito pronto — sottinteso per una grande guerra sul destino di Taiwan. Messi insieme tempistica, contesto, luogo, nota Sadler, il segnale che Xi ha voluto dare sembra quello di un ulteriore rafforzamento della presa sulla intera sfera militare. “Il mondo avrà un’idea di cosa significhi questo conclave di Yan’an quando si prevede che quest’estate inizieranno importanti e complesse esercitazioni militari congiunte cinesi nel teatro meridionale”.

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