Skip to main content

Sole 24 Ore, cosa ha detto Del Torchio di Benedini, Treu e Napoletano

Di Pietro Di Michele e Niccolò Mazzarino
Vincenzo Boccia, Roberto Napoletano e Gabriele Del Torchio

Non erano soltanto indiscrezioni giornalistiche quelle che indicavano tensioni latenti fra l’ex capo azienda del Sole 24 Ore, Gabriele Del Torchio (a destra nella foto), e i vertici di Confindustria e del quotidiano fino a ieri diretto da Roberto Napoletano. Non erano neppure mere ricostruzioni quelle che sottolineavano come l’emersione di svalutazioni contabili e robusti accantonamenti decisi dall’ex amministratore del gruppo editoriale, Del Torchio, avevano destato perplessità per non dire vere e proprie contrarietà (come raccontato mesi fa da Formiche.net) sia nella confederazione degli industriali presieduta da Vincenzo Boccia sia nella direzione del quotidiano Il Sole 24 Ore, da oggi diretto ad interim da Guido Gentili che ha preso il posto – su decisione unanime del cda del Sole presieduto da Giorgio Fossa – di Napoletano, messo in aspettativa non retribuita per 6 mesi dopo l’avviso di garanzia ricevuto insieme ad altri manager del gruppo per false comunicazioni sociali (mentre per alcuni manager la procura della Repubblica di Milano ipotizza il reato di appropriazione indebita).

LE PAROLE DI MOSCETTI

Ora l’ad del gruppo, Franco Moscetti, ha avuto il mandato di individuare un nuovo direttore, mentre negli scorsi giorni si è scagliato contro imprecisati sciacalli: “Sarebbe preferibile individuare una persona che non ha mai lavorato per il gruppo Sole 24 Ore a nessun titolo”, ha detto oggi Moscetti, che sull’aumento di capitale in cantiere ha sottolineato: “Si dovrebbe collocare “più vicino ai 50 che non ai 100 milioni”.

IL RUOLO DI DEL TORCHIO

Nel decreto di perquisizione locale redatto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano si legge che Del Torchio, l’ex cfo della società, Valentina Montanari, assunta dalla Treu nel 2013 e uscita sotto la gestione di Moscetti, e l’ex consigliere indipendente Nicolò Dubini – sentiti dai magistrati – “hanno messo in risalto gravi anomalie con riferimento all’andamento economico della società”. “Tutti – si legge nel documento della Procura – hanno evidenziato i problemi di governance, la sovrapposizione di funzioni tra Benedini (ex presidente del Sole, ndr) e Treu (ex amministratore del Sole, ndr), il ruolo preponderante del direttore editoriale del quotidiano Napoletano, sempre presente a tutti i cda pur non essendo componente dello stesso e in grado di condizionarne fortemente i lavori e le scelte gestionali”.

COSA SI LEGGE NEL DECRETO

I giudizi riguardano in particolari la questione delle copie digitali del quotidiano che nel tempo erano lievitate con risultati economici però negativi per il gruppo editoriale. Stando al racconto dell’indagato Filippo Beltramini – si legge nel decreto (qui il documento integrale) – “tra il gruppo 24 Ore e Di Source Ltd vi era un rapporto negoziale per cui la società italiana vendeva a quella inglese le copie digitali del quotidiano che quest’ultima si impegnava poi ad alienare a terzi svolgendo una attività di promozione remunerata dal gruppo 24 Ore. In realtà non veniva fatta nessuna vendita a clienti terzi e non veniva svolta nessuna attività di promozione del quotidiano: gli stessi elenchi degli acquirenti erano fittizi, alcuni addirittura creati attraverso un algoritmo. Questo rapporto dava poi flussi di cassa attivi e passivi per ciascuno dei soggetti coinvolti, il cui saldo risultava sempre passivo per il gruppo 24 Ore”. Un saldo passivo di oltre 3 milioni di euro negli anni dal 2013 al 2016, come emerge da una tabella.

LE PAROLE DI NAPOLETANO

“Sono tranquillissimo e molto molto amareggiato – ha detto Napoletano oggi davanti alle telecamere del Fattoquotidiano.it -. Sarà facilissimo dimostrare la mia totale correttezza perché non mi sono mai occupato di gestione ma ho fatto sempre il direttore”. Quindi non sapeva niente dei dati gonfiati? “No” risponde a bassa, si legge sul Fatto on line.



×

Iscriviti alla newsletter