Skip to main content

Nessun rimpianto, con Michetti fino al Campidoglio. Parla Spena (Forza Italia)

Spena, casa, grano, accise

Intervista a Maria Spena, deputata azzurra e capolista di Forza Italia e Udc alle amministrative in programma a Roma: “Siamo uniti e compatti nel sostegno a Michetti. Il centrosinistra, invece, esprime tre diversi candidati a sindaco”. Calenda? “Le sue liste sono formate per lo più da ex esponenti della sinistra romana”

Nonostante i rumors e nonostante i dubbi che serpeggiano pure in casa – vedi alla voce Giancarlo Giorgetti – il centrodestra è unito a sostegno di Enrico Michetti. “È la persona giusta al momento giusto”, ha commentato con Formiche.net Maria Spena, deputata azzurra e capolista di Forza Italia e Udc alle amministrative che si svolgeranno a Roma domenica e lunedì prossimi.

Guido Bertolaso è un professionista straordinario, ma non abbiamo rimpianti”, ha aggiunto la vicepresidente della commissione Agricoltura di Montecitorio, che poi ha mandato anche un messaggio chiaro a Carlo Calenda: “Per fini elettorali sta cercando di utilizzare argomenti di centrodestra ma le sue liste sono formate per lo più da esponenti politici della sinistra capitolina”. In vista del primo turno delle elezioni romane, Spena ha poi espresso un augurio: “Spero semplicemente che Roma possa tornare presto alla normalità. In un certo senso, potrebbe quasi sembrare riduttivo, ma nei fatti non lo è: negli ultimi cinque anni la città è stata letteralmente abbandonata”.

Addirittura?

Assolutamente sì, sono mancate le basi, a partire dalla manutenzione ordinaria. Le cito due esempi ma ce ne sarebbero tanti altri: i rifiuti, che hanno a dir poco invaso le nostre strade e i marciapiedi, sui quali ormai è diventato impossibile camminare causa buche. È uno scandalo, anche perché la promessa iniziale era stata di tutt’altro tenore: i Cinquestelle dissero che avrebbero innanzitutto badato all’ordinario. E guardi invece com’è finita.

Ecco appunto, com’è finita?

Nel degrado più che totale da un lato e nell’assenza di qualsiasi progettualità a lungo termine dall’altro. Il no alle Olimpiadi del 2024 sotto questo profilo è solo il più eclatante degli esempi ma lo stesso discorso si potrebbe fare da molti altri punti di vista.

E cioè?

Pensi al tema dello sviluppo infrastrutturale di Roma, che è completamente sparito dal dibattito pubblico. Ma le pare possibile che in questa città vi siano due stazioni della metro – Castro Pretorio e Policlinico, sulla linea B – chiuse al pubblico da quasi un anno? Per di più fermate strategiche considerata la prossimità con l’università Sapienza.

Scusi Spena, ma, a fronte del quadro piuttosto negativo che ha tracciato, è sicura che Enrico Michetti possa essere davvero l’uomo giusto per Roma? La sua è stata una campagna elettorale abbastanza difficoltosa.

È la persona giusta al momento giusto, ne sono convinta. In queste settimane è stato demonizzato dagli avversari, come d’altronde la sinistra è abituata a fare, ma le sue competenze tecniche e amministrative non si discutono. E un bravo sindaco deve innanzitutto conoscere la macchina alla cui guida è chiamato. Enrico Michetti questa caratteristica ce l’ha più di tutti gli altri candidati in lizza.

Vuol dire che siete uniti nel sostenerlo? Ieri un esponente chiave della Lega e del centrodestra, come Giancarlo Giorgetti, ha fatto trapelare più di un dubbio nell’intervista rilasciata alla Stampa.

Credo che almeno questo ci debba essere riconosciuto: siamo uniti e compatti nel sostegno a Michetti. Non mi pare invece che possa dirsi lo stesso per gli altri: il centrosinistra, in pratica, esprime tre diversi candidati a sindaco.

Intende Carlo Calenda, Roberto Gualtieri e Virginia Raggi?

Esattamente loro, sono tutti diversamente di sinistra. Noi esprimiamo l’unica candidatura di centrodestra. Aggiungerei l’unica candidatura anti-inciucio.

Senta ma tutto questo, elettoralmente parlando, non rischia di danneggiarvi? Anche assumendo che arriviate al ballottaggio, non è lecito ritenere che gli elettori dei due candidati perdenti votino il vostro rivale al secondo turno?

È proprio questa la presa in giro nei confronti della città e dei romani. Fanno finta di contrastarsi tra loro ma alla fine, pur di andare a governare, sono pronti ad appoggiarsi reciprocamente. Lo vedrete al ballottaggio. In fondo è sempre la stessa storia che si ripete: dagli anni dell’anti-berlusconismo militante non è cambiato poi molto.

Dall’altra parte non teme invece che Michetti possa perdere consensi in favore di Calenda, che in questa campagna elettorale ha molto cercato di parlare agli elettori di centrodestra meno radicali?

Credo che la partita di Calenda sia tutta volta a posizionare se stesso e il suo partito. Poi in alcuni casi può anche accadere che dica qualcosa di condivisibile per noi di centrodestra ma vi invito ad andare a verificare la composizione delle sue liste sia al Campidoglio che nei municipi: sono formate per lo più da ex esponenti della sinistra romana, chi conosce la politica capitolina lo sa. Mi viene un po’ in mente la battuta di Giulio Andreotti secondo cui i verdi in Italia sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro. Ecco, perfetta per Calenda.

In tutto questo, Spena, le chiedo da esponente politica moderata: ha rimpianti per il no di Guido Bertolaso alla candidatura?

Guardi, stiamo ovviamente parlando di un professionista che ha dato tantissimo all’Italia e a Roma. Se nei prossimi mesi la capitale non sarà sommersa dalla spazzatura, sarà solo merito suo: fu Guido Bertolaso, da commissario straordinario in Campania ai tempi del governo di Silvio Berlusconi, che fece realizzare l’impianto di Acerra nel quale intanto per i prossimi tre mesi arriveranno i rifiuti della città eterna.

Quindi sì, qualche rimpianto c’è. Giusto?

No, non ho detto questo. Bertolaso ha legittimamente deciso di non candidarsi per motivi personali. La sua bravura è indiscutibile ma siamo sicuri che Michetti non lo farà rimpiangere.

Un’altra domanda politica, che non vale solo per Roma: perché il centrodestra, che pure a livello nazionale arriverebbe a totalizzare quasi il 50% dei consensi, alle amministrative rischia di perdere in tutte le più importanti città al voto?

Iniziamo con il dire che partiamo da una situazione fortemente squilibrata a favore del centrosinistra che attualmente amministra le cinque principali città al voto il prossimo week-end. E poi non è affatto detto che vada così.

I sondaggi e gli umori però, per quanto contino, al momento confermano questo trend, con l’eccezione di Torino e forse di Roma. Appunto Spena, perché?

In questa tornata elettorale abbiamo deciso di aprire alla società civile. Una scelta coraggiosa che rivendichiamo in pieno, anche nell’ottica di contribuire a creare e valorizzare una nuova classe dirigente a livello locale. Non capisco perché se a scegliere i civici è la sinistra va tutto bene, mentre se lo facciamo noi di centrodestra l’operazione è sbagliata. Delle due l’una.

Però in questo caso si parla di possibili risultati elettorali, non della bontà oppure no di un’operazione politica. Come esponente di centrodestra non teme il rischio di una sconfitta su tutta la linea alle amministrative?

Credo sia presto per sbilanciarsi in previsioni. Vedremo alle urne che cosa avranno deciso gli italiani, ma mi permetto di ricordare a tutti che i conti in politica si fanno alla fine. A Roma, ad esempio, sono sicura che Michetti arriverà al ballottaggio, che per definizione è sempre un’altra storia rispetto al primo turno.

Ancora politica nazionale: lei ha rivendicato l’unità come elemento portante del centrodestra, eppure i tre partiti principali che compongono la coalizione non sono neppure al governo insieme. Siete davvero così uniti?

Abbiamo sempre riconosciuto che all’interno del centrodestra vi sono identità anche diverse, come dimostra appunto la scelta di Fratelli d’Italia di rimanere all’opposizione di questo governo. Però condividiamo gli stessi valori e gli stessi temi di fondo, quelli che definiscono veramente la natura di una coalizione che possa definirsi tale. Di quella coalizione noi di Forza Italia rappresentiamo e continueremo a rappresentare l’ala più moderata.

Con Gualtieri sindaco, più poteri ai mini-sindaci. Il programma di Bonaccorsi

Con Virginia Raggi, ma anche con Beppe Sala. Pecoraro Scanio torna in campo

Roma è pronta a ripartire. Ma serve un vero city manager, non Mandrake. Parla Delzio

Capacità manageriali e programma. I punti di forza di Calenda secondo De Gregorio


×

Iscriviti alla newsletter