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Cosa resta di Sigonella quarant’anni dopo. Il libro di Fps

Quarant’anni dopo la notte che mise alla prova la sovranità italiana e i rapporti con gli Stati Uniti, Sigonella torna al centro del dibattito pubblico. FutureProofSociety (FPS) ha presentato a Casa Monti il volume “Sigonella 2035–2050. Cronache dal Mediterraneo del Futuro”, pubblicato da Aliseo Editoriale, un progetto che intreccia narrativa, geopolitica e foresight per leggere i possibili scenari del Mediterraneo di domani

Quarant’anni dopo la notte che mise alla prova la sovranità italiana e i rapporti con gli Stati Uniti, Sigonella torna al centro del dibattito pubblico.

Ma questa volta come punto di partenza per un esercizio di immaginazione strategica. FutureProofSociety (FPS) ha presentato a Casa Monti il volume “Sigonella 2035–2050. Cronache dal Mediterraneo del Futuro”, pubblicato da Aliseo Editoriale, un progetto che intreccia narrativa, geopolitica e foresight per leggere i possibili scenari del Mediterraneo di domani.

Il libro – firmato con il contributo di Giacomo Giaquinto – si presenta come un romanzo-distopia costruito in forma di diario, con la voce di un giornalista immaginario che proietta nel futuro un avvenimento cardine della storia italiana. Un racconto che diventa, nelle intenzioni di FPS, un laboratorio di analisi prospettica: un modo per capire come evolveranno la sicurezza, l’energia, i trasporti e la tecnologia digitale in un Mediterraneo sempre più frammentato, competitivo e strategico.
“L’Italia è chiamata a un ruolo di leadership ma anche di resilienza”, scrive nella prefazione Alessandro Tommasi, founder e CEO di FutureProofSociety. “Il Mediterraneo sta diventando uno spazio multipolare dove il parziale disimpegno americano apre spazi che potenze come Russia e Cina sfruttano in modo ambiguo. L’Africa si configura al tempo stesso come epicentro di nuove sfide – dal terrorismo alle migrazioni climatiche – e di opportunità di cooperazione. Di fronte a questo scenario, serve un’Europa capace di rafforzare l’autonomia strategica e la sovranità tecnologica”. Durante la presentazione, moderata da Tommasi, si sono confrontati sul futuro del bacino mediterraneo il professor Lorenzo Castellani, docente di Storia delle Istituzioni Politiche alla LUISS e membro del comitato scientifico della Fondazione Craxi, e Francesco Casini, direttore di Aliseo Editoriale.

Il dibattito ha toccato i temi della volatilità globale, dell’equilibrio tra democrazie e potenze autoritarie e del ruolo dell’Italia nella costruzione di un ordine mediterraneo condiviso.

A dare voce ai frammenti del romanzo, l’attore Matteo Caccia, che ha letto alcuni passaggi evocativi, trasformando la sala in una sorta di “radio del futuro”. In un momento in cui l’incertezza sembra essere l’unica costante, Sigonella 2035–2050 non si limita a commemorare un episodio del passato, ma invita a ragionare su ciò che potremmo diventare.

Un esercizio utile non solo per chi si occupa di politica estera, ma per chiunque voglia comprendere le traiettorie di un Mediterraneo che, ancora una volta, rischia di essere il baricentro delle tensioni globali. Un diario dal futuro, ma anche una bussola per orientarsi nel presente.


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