L’assemblea 2019 di Confindustria. Matteo Salvini non c’era. Quello che il mondo produttivo ha sempre considerato come l’estremo difensore dei loro interessi, non era presente nella grande sala dell’Auditorium Parco della Musica, teatro dell’assemblea 2019 di Confindustria (qui l’articolo con tutti i dettagli). In compenso c’era l’altro azionista, Luigi Di Maio, al debutto assoluto dinnanzi alla platea industriale, in compagnia del premier Giuseppe Conte, del Capo dello Stato Sergio Mattarella (che al termine dell’intervento di Boccia ha lasciato la sala, senza ascoltare gli interventi di Di Maio e Conte) e di una pattuglia di ministri. Ma anche tanti, tantissimi nomi del mondo industriale e politico.
Parlando delle elezioni che tra pochi giorni riguarderanno il Parlamento Europeo, Boccia ha avvertito: “per noi la via è una sola: un’Europa più coesa e più forte che possa competere alla pari con giganti come Cina e Usa”. E “se qualcuno dice il contrario – sottolinea – deve dimostrare che esiste un modo credibile di difendere l’interesse nazionale italiano in un contesto diverso”. Un’Europa forte e coesa che, secondo il presidente, serve anche per gestire le sfide dell’immigrazione e quelle che presenta la tensione in Libia che, certo, non si risolvono chiudendo le frontiere. “La soluzione passa per una gestione condivisa, ma anche dal contributo che le nostre imprese possono dare”, sottolinea. Boccia, inoltre, si augura che “il governo italiano sappia proporre e ottenere un Commissario con una delega qualificata in campo economico”.
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