Verificata la disponibilità delle aziende italiane per produrre i bulk dei vaccini anti-Covid, ribadita la volontà di sviluppare un polo nazionale pubblico-privato e confermata la capacità nazionale anche immediata per l’infialamento e la finitura dei vaccini. Per le autorizzazioni, però, bisognerà aspettare fra i quattro e i sei mesi
Alessandra Maria Claudia Micelli
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Vaccino Made in Italy più vicino. Nuovo incontro Giorgetti-Farmindustria (e Breton)
Si incontreranno domani, per un secondo appuntamento, il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e Farmindustria per discutere della produzione vaccinale nazionale. Presenti, tra gli altri, il presidente Aifa Giorgio Palù e il nuovo commissario per l’emergenza Paolo Figliuolo
Malattie rare e Covid, l'analisi di Iqvia e Farmindustria
Pubblicato lo studio Iqvia-Farmindustria sull’impatto del Covid sulle malattie rare, presentato in occasione del webinar “Malattie rare, ultrarare e non diagnosticate”. Emergono ritardi sull’accesso alle cure e alle diagnosi, ma anche soluzioni per supportare la ricerca
Draghi e Gentiloni alzano la voce in Europa sui vaccini. Verso l'autarchia produttiva
L’Italia prosegue con fermezza nella richiesta di una distribuzione dei vaccini anti-Covid più rapida e snella. E maggiore rigore nel rispetto delle promesse fatte dalle case farmaceutiche. Pressing sulla produzione nazionale, accolta anche da Angela Merkel e da Thierry Breton come soluzione auspicabile.
Un consorzio pubblico-privato. Ecco la via italiana ai vaccini (finalmente)
“Il governo italiano ha ribadito la massima disponibilità in termini normativi e finanziari all’industria farmaceutica italiana”, riferisce il ministro Giorgetti in occasione dell’incontro con Farmindustria per avviare la produzione nazionale di vaccini anti-Covid. E mette sul tavolo un polo nazionale pubblico-privato, puntando tutto sulla collaborazione fra governo e imprese
Vaccino made in Italy? AstraZeneca dice sì, ma a due condizioni
Sebbene le previsioni sulla distribuzione non siano rosee (da 24 milioni a 12 milioni di dosi per il trimestre), AstraZeneca accoglie l’ipotesi di produrre i vaccini sul nostro territorio. “Disposti a dare le licenze di produzione. Ma serve capacità di produzione elevata e capacità tecniche per gestire il vaccino di questo tipo”, riferisce il presidente di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum
Vaccini prodotti in Italia, di cosa si parlerà nell'incontro Giorgetti-Farmindustria
Il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti incontrerà i vertici di Farmindustria. Al centro del tavolo, la produzione dei vaccini anti-Covid in Italia. Appuntamento nel primo pomeriggio di giovedì
Mario Draghi sa cosa deve fare per fermare il virus. Parla Abrignani
“Spetta al presidente del Consiglio decidere come agire”, ammonisce l’immunologo Sergio Abrignani. E rincara: “Draghi ha subito capito che serve l’indipendenza vaccinale”. Se siamo pronti? “In realtà no. Negli ultimi trent’anni l’Italia ha smantellato una parte importante della sua industria farmaceutica”. Ma, aggiunge “siamo ancora in tempo per “rimetterci a fare industria biotecnologica”
Europa, perché tutelare l'innovazione biofarmaceutica. Il report Competere
Rivedere la durata dei brevetti, intervenire sul Gdpr e ispirarsi al Bayh-Dole Act americano. Queste le linee-guida suggerite dal think tank per una strategia farmaceutica europea che tuteli l’innovazione – e quindi la competitività e la ripresa economica del continente
Produrre i vaccini in Italia. Si può fare? Ecco come
L’Italia è indietro sui vaccini. Ma Mario Draghi sembra avere una soluzione: produrre le soluzioni farmacologiche direttamente sul territorio italiano. E coinvolge la Commissione europea