Livelli essenziali di assistenza, medicina territoriale, telemedicina, accelerazione delle campagne vaccinali e casa come primo luogo di cura. Parte da qui la riforma della sanità secondo il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi, che sembra ispirarsi al modello sanitario veneto
Alessandra Maria Claudia Micelli
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Cina-Balcani. Una nuova alleanza a colpi di vaccino?
“La disponibilità di vaccini rappresenta un grande vantaggio politico sia per la Cina che per la Russia”, ha dichiarato a Formiche.net Stefano Silvestri, direttore editoriale di Affari internazionali. Assicurando, ad ogni modo, “conseguenze limitate” sul piano internazionale. Non abbastanza, però, affinché la Cina non metta la bandierina anche sui Balcani, che avviano la campagna vaccinale proprio grazie a Pechino.
La geopolitica dei vaccini: verso una nuova Guerra fredda (sanitaria)?
“Pechino vuole passare da generatore a salvatore della pandemia”, commenta Arduino Paniccia, professore di Studi strategici e fondatore e presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale. E allerta: “Dobbiamo guardare alla geopolitica del vaccino con lungimiranza”. Ma, aggiunge, Cina e Russia “sono più lontane di quanto non sembrano”
Scienza, salute, medicina. Il futuro della sanità è donna, secondo Morena Sangiovanni
“Le aziende con maggiore presenza femminile sono più produttive”, suggerisce la presidente di Boehringer Ingelheim Italia, Morena Sangiovanni, citando uno studio di Carter & Benson. E assicura: “il farmaceutico va in controtendenza; almeno un dirigente su tre è donna”, E auspica un futuro più rosa, oltre che roseo: ci auguriamo che il prossimo governo faciliti la rimozione delle barriere di genere e favoriscano una vera meritocrazia.
Chi ha paura del vaccino contro il Covid?
Fiduciosi gli italiani e i britannici rispetto al vaccino anti-Covid. Meno i francesi e gli statunitensi, dove quasi un quarto della popolazione confessa di non essere disposta ad effettuarlo. Tutti i risultati dello studio realizzato da Kantar
Crisi post-Covid, si può ripartire dalla sanità?
La ripresa post-Covid dell’Italia può ripartire dalla sanità? Probabilmente sì, grazie ai fondi garantiti dal Next generation Eu e, di conseguenza, al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Purché, come ricorda il presidente di Egualia Enrique Häusermann, si ricordi che oltre a una grande opportunità si tratta anche di una grande responsabilità
Diritto alla salute e continuità terapeutica. Quali nodi da sciogliere?
La sentenza 465/2020 del Tar Piemonte dirime alcuni dubbi in merito all’equivalenza terapeutica. Confermando del resto quanto già sancito dall’Aifa, secondo cui il principio fondamentale e non derogabile resta la libertà prescrittiva del medico. Ne consegue, dunque, che mentre l’intercambiabilità non solo è consentita ma anche auspicata, la sostituibilità automatica resta pratica vietata
Rsa, la riforma necessaria. Il dibattito con mons. Paglia
“L’assistenza agli anziani deve partire dalla loro casa, deve puntare a essere domiciliare e territoriale”, suggerisce monsignor Vincenzo Paglia, presidente della commissione Rsa. Per farlo, la telemedicina può essere una valida alleata. Ma per riformarla, il ministero della Salute punta ai fondi del Recovery Plan. Chi c’era e cosa si è detto all’evento “Rsa, la riforma necessaria”, organizzato da Formiche in collaborazione con Valore
Digital health e partnership pubblico-private. Tutte le sfide (da vincere) della sanità
Innovazione e digital health le parole-chiave per una sanità che sappia guardare al futuro. Queste le conclusioni emerse in occasione del webinar “Partnership pubblico-privato: il progetto della Fondazione Innovazione e sicurezza in sanità come motore per la crescita del sistema sanitario nazionale”
RSA, la riforma necessaria. La diretta streaming
“RSA, la riforma necessaria”. Ne parlano lunedì 21 dicembre alle 15:30 Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana; Annamaria Parente, presidente della commissione Igiene e sanità del Senato; Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria presso il ministero della Salute; Barbara Cittadini, presidente nazionale Aiop, associazione italiana ospedalità privata; Stefano Ronchi, amministratore delegato Vis, valore in sanità.