“È la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani... A ogni piano, mentre cade, l'uomo non smette di ripetere: ‘Fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene’. Questo per dire che l'importante non è la caduta ma l’atterraggio”. Mi rimbalzavano in testa queste parole mentre guardavo lo scontro…
Chiara Buoncristiani
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The social dilemma, se l’algoritmo diventa il nuovo "inconscio". Il commento di Buoncristiani
Accettare gli smartphone come “secondo cervello” o considerarli una dipendenza? Tenerci stretta la nostra privacy o aprirci alle interazioni virtuali entrando nell’agorà digitale? Lasciare che l’algoritmo ci “guidi” nella scelta dei nuovi amici e dei contenuti-che-potrebbero-piacerti o alla vecchia maniera, di-testa-nostra? Sono queste alcune delle domande poste da "The social dilemma”, il docufilm del momento. Lanciato da Netflix, contiene interviste…
Ecco perché alle elezioni "hanno sempre vinto tutti". Il commento di Buoncristiani
Una volta tutti volevano saltare sul carro dei vincitori. Ora sono tutti vincitori. Sempre più spesso negli ultimi anni, il momento successivo alla chiusura delle urne precede di un attimo quello della comunicazione dei primi risultati provvisori. Ed è da questo “punto zero” che prende forma un fenomeno molto particolare. Ad ascoltare i diversi leader di partito, hanno sempre vinto.…
La rivolta delle minigonne, Socrate e la preside. La riflessione di Buoncristiani
Ma che c’entra il grande filosofo ateniese con le minigonne di oggi? Bisogna tornare al V secolo Ac? Nella agorà di Atene un uomo inerme viene picchiato a sangue da un bruto di sua conoscenza. L’uomo non si oppone alle botte e ai calci. Alla fine del pestaggio, il volto della vittima è tumefatto. Quando l’assalitore se ne va, i…
Vi racconto l'Italia delle Virgolino. Il commento di Chiara Buoncristiani
Una nuova icona pop si aggira per gli studi televisivi, muove le masse e fa alzare gli ascolti. È Arianna Virgolino, una poco più che trentenne, che si è trovata a ricoprire un ruolo che in Italia suscita empatia massima: per un tatuaggio, è stata esclusa dal corpo di Polizia. Non scendo nel merito della vicenda, sviscerata in tutti i versi,…
Chi ha paura del primo giorno di scuola. Il commento di Buoncristiani
Figlia novenne: “Mamma, ma sono matti, dopo sette mesi, a farci tornare a scuola così all’improvviso”. Mamma: “Ma come, figlia mia, non sei contenta di rivedere le maestre e i tuoi compagni?” Figlia novenne: “Non posso avere paura?” Mamma: “Colpita e affondata" Ebbene sì. La scuola fa paura. Tanti bambini nelle classi, tante occasioni di assembramento, tanti possibili focolai. Le…
Vivere in remoto, morire in diretta. La riflessione di Chiara Buoncristiani
Che fine ha fatto il nostro buon vecchio corpo, quel fastidioso, imbarazzante, imprescindibile, corpo? Quello nel quale abitiamo e che, sì, a volte ci imbarazza: vuoi per le sue imperfezioni, vuoi per il suo manifestarsi fuori dal nostro controllo. Ormai anche in nostro corpo ha una vita digitale. Un corpo mostrato, ma soltanto in maniera virtuale. E spesso “ritoccato”. Il…
Il papa influencer e il potere segreto dell’inquadratura. L'analisi di Buoncristiani
Il bravo influencer sa come guadagnarsi l’attenzione delle nostre menti sempre più distratte e occupate a giocare su più tavoli. Siamo multi-tasking e quindi costantemente dissociati, ma i veri professionisti possono gestire i temi potenzialmente “caldi” per illuminarli con quella certa inquadratura, quella e non un’altra, che ci porterà a discuterne, a focalizzarci, a investire un po’ del nostro tempo.…
Gucci, l’inconscio e la modella “difettosa”
Perché mai Gucci ha scelto per la sua campagna pubblicitaria una modella “difettosa”? La top model si chiama Armine Harutyunyan e la sua immagine colpisce dritto alle contraddizioni di questa nostra società. Armine ha un volto asimmetrico, “strano”, sicuramente diverso. Interessante. E decisamente capace di capitalizzare la merce più pregiata del momento storico: l’attenzione. C’è una sottile linea rossa che…
Briatore, Benigni e il negazionismo del Covid
Un papà in un pigiama a strisce racconta al figlio, Giosuè, che stanno partecipando a un avventurosissimo gioco a premi ambientato in uno speciale parco divertimenti. Ma tutti sappiamo che in verità sono in un lager. Il papà è Guido, interpretato da Roberto Benigni. Nel 1997 il mondo si è commosso davanti a La vita è bella, film che parla…