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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Perché allargare l’I2U2 all’Italia è possibile. Conversazione con Baharoon

Secondo il direttore generale del Dubai public policy research centre, Bhuth, una partnership tra Italia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, India, Corea del Sud e Giappone sulla Blue Economy può avere un enorme impatto su questioni globali. L’I3U2 è possibile

Non solo commercio. Ecco cosa significa l'accordo tra Emirati e Turchia

Accordo storico tra Ankara e Abu Dhabi: dalle nuove intese del commercio turco-emiratino passano le distensioni regionali nel Mediterraneo. Per Erdogan è una boccata di ossigeno in un momento difficile, mentre bin Zayed conferma la volontà strategica di essere hub di affari politici ed economici intenzionali

L’Italia può lavorare con l’India sfruttando la forza del Global Gateway. L’analisi di Benaglia

Secondo Benaglia (Ceps), per l’Italia c’è la possibilità di lavorare in India anche attraverso il moltiplicatore che il Global Gateway offre. Il riavvio dei rapporti con la visita istituzionale della premier Meloni offre grandi opportunità in una fase in cui si stanno definendo gli standard delle future cooperazioni (anche nell’Indo Pacifico)

Così per l'Italia si apre la porta dell'Indo Pacifico. Conversazione con Bonavita

Secondo Bonavita (King’s College), l’Italia ha tutte le capacità e gli interessi a lavorare nell’Indo Pacifico, usando la porta di collegamento tra il Mediterraneo allargato e l’Oceano Indiano e formando anche intese trilaterali come quella che potrebbe costruirsi con Giappone e India

Sicurezza in Africa. Di cosa hanno parlato a Roma Crosetto e Milley

Il capo delle Forze armate statunitensi ha incontrato i colleghi dei Paesi africani a Roma. Contemporaneamente il ministro Crosetto prendeva parte a una ministeriale europea sull’Africa. Poi il faccia faccia tra i due per confermare la partnership storica. Tra i temi, il peggioramento della sicurezza nel continente africano è cruciale per la stabilità del Mediterraneo allargato. L’obiettivo è bloccare l’insorgenza di gruppi criminali e terroristici, e di contenere le attività di attori rivali dell’Occidente

Via della Seta? Ecco perché Meloni preferisce la Via del Cotone

La visita della premier Meloni a Nuova Delhi segna un momento importante per la proiezione italiana verso Oriente. Mentre l’Asia arriva sul tavolo di Palazzo Chigi anche per la scadenza del memorandum per la Via della Seta (da rinnovare?), ecco perché Roma guarda verso la Via del Cotone che passa da India e Giappone

L’Oman apre (intanto) i cieli a Israele

Non è ancora membro degli Accordi di Abramo, ma il collegamento ha un valore tecnico e simbolico: Muscat apre i cieli israeliani e facilita le rotte verso l’Asia. Il corridoio che passa da Riad e Abu Dhabi è completato

Droni cinesi a Mosca? Cosa cerca Pechino in Ucraina secondo Ohlberg

Per Ohlberg (GMF), la Cina è sua una posizione di “massima neutralità filorussa”, una linea legata alla visione del mondo di Pechino. Anche per questo la reazione alla presentazione dei dodici punti con cui la Repubblica popolare guarda alla crisi è piena di “luci e ombre, come dice il ministro Tajani. E intanto escono informazioni su una possibile fornitura di droni cinesi alla Russia

Perché dobbiamo seguire ciò che accade tra Mosca e Pechino

Lo status quo cinese attorno al conflitto ucraino sta cambiando? In occasione del primo anno di guerra, Pechino ha mosso le carte e ha iniziato a parlare apertamente di quella che chiama “la crisi in Ucraina”. Per capire fino in fondo l’atteggiamento della Cina e le relazioni con la Russia, Formiche.net ha realizzato un approfondimento con esperti internazionali

Dal silenzio ai 12 punti "per la pace". Come cambia la linea cinese secondo Fasulo

Per Fasulo (Ispi), i dodici punti con cui la Cina ha presentato la sua visione riguardo alla “crisi” in Ucraina rispecchiano le preoccupazioni generali di Pechino. Ci sono punti di sovrapposizione tra il paper sulla guerra e la Global Security Initiative

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