Secondo le ultime informazioni arrivate da funzionari americani alla CNN, c'è “un’alta probabilità” che i missili che hanno colpito sabato due impianti petroliferi in Arabia Saudita siano stati lanciati dall'Iran, da postazioni nell'area prossima al confine iracheno. Il fatto che si parli di missili da crociera, e non di droni è ormai assodato e rimbalza al mittente la rivendicazione dei ribelli…
Emanuele Rossi
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Il Califfo è alle strette: l’audio per rilanciare il proselitismo
Nel discorso con cui Abu Bakr al Baghdadi ha arringato i suoi proseliti, diffuso ieri, non ci sarebbe niente di eccezionale, se non fosse l’eccezionalità del discorso stesso. La seconda uscita pubblica dopo pochi mesi da un video diffuso in maniera tutt’altro che consueta. Va considerato che dietro questa produzione multimediale c’è uno sforzo multiplo: il messaggio da preparare, tutto il…
Chi (e perché) ha incendiato il Golfo colpendo il petrolio saudita?
Indipendentemente dal tempo che l'Arabia Saudita impiegherà per riportare l’output petrolifero a livelli normali, indipendentemente dalla tipologia di armi usate (droni, missili, sciame di droni e missili), indipendentemente dall’autore e dalle conseguenze, c’è un solo elemento, centrale, che gli attacchi agli impianti di Abqaiq e Khurais si sono portati dietro: il petrolio saudita, dunque il petrolio mondiale, è vulnerabile. L’effetto…
Fra Tripoli e la Cirenaica, avanza Misurata. Che chiede spazio (anche in Italia)
"Le decine di feriti che sono curati al Celio non vogliono incontrare l'ambasciatore libico in Italia, Omar al Tarhouni, perché non si fidano di lui", ci dice una fonte da Misurata che frequenta i corridoi del Consiglio presidenziale di Tripoli. Misurata è la città-stato molto potente, con ottimi collegamenti internazionali, che difende il governo che l'Onu ha insediato nella capitale e…
Libia, nuovo vertice internazionale in vista? Perché coinvolgere la Turchia
A distanza di quasi un anno è legittimo rileggere la Conferenza di Palermo come una occasione mancata. La stabilizzazione della Libia è ancora lontana e soprattutto l’idea di individuare un percorso condiviso con il generale Haftar si è rivelata particolarmente “ottimista” (eufemismo). La comunità internazionale però non intende rinunciare all’obiettivo di una Libia unita ed in pace. In gioco c’è…
Il primo incontro di Di Maio è con l’ambasciatore Usa. Ecco perché
La forma è sostanza, soprattutto in diplomazia. Il fatto che l’ambasciatore Usa in Italia, Lewis Eisenberg, sia stato il primo ad essere ricevuto dal nuovo ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, è una notizia dal forte significato politico. Dopo le polemiche sulle (presunte) “relazioni speciali” con la Cina, ravvivate dopo la scelta di avere Ettore Sequi ambasciatore proprio a Pechino,…
Bibi in campagna elettorale. Dopo Trump e Pompeo, l’incontro con Putin
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato al Bocharov Ruchey di Sochi il presidente russo, Vladimir Putin. "Sono felice di vederti di nuovo (è il tredicesimo faccia a faccia tra i due leader, ndr). Le relazioni tra Russia e Israele non sono mai state più vicine. Da un lato è naturale. Come hai detto, ci sono oltre un milione di persone che…
Dossier Libia in movimento. L’Italia torni in gioco. L’analisi di Varvelli
"Per quanto vedo, sembra che la fase preparativa dell'Assemblea generale della Nazioni Unite abbia alzato l'interesse sulla Libia, che è uno dei grandi dossier internazionali su cui svariati attori esterni cercano un posizionamento", spiega così Arturo Varvelli – Co-Head del Mena Center (Nord Africa) dell'Ispi – la serie di movimenti di carattere diplomatico attorno alla guerra civile innescata dall'attacco a Tripoli…
Accuse di Pechino agli Usa per Hong Kong. Paranoia, propaganda, interessi?
Il tentativo di internazionalizzare la crisi da parte dei manifestanti di Hong Kong apre spazi per la propaganda cinese. Da giorni, Pechino ha rafforzato la linea con cui accusa gli americani di essere i fomentatori delle proteste e di spalleggiare più o meno direttamente chi scende in piazza. Secondo la narrazione del governo cinese, è stata la Cia a coordinare l'inizio…
Cosa aspettarsi da Trump senza Bolton
Il licenziamento con cui il presidente Donald Trump ha cambiato il suo terzo Consigliere alla Sicurezza nazionale in tre anni (mossa, per quanto attesa, arrivata con le tipiche maniere poco protocollari) è un passaggio importante per gli sviluppi futuri della presidenza, delle prossime elezioni presidenziali, e dell’azione degli Stati Uniti su vari dossier internazionali. John Bolton è da sempre considerato il falco…