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Riforme, consenso e politica estera. L'agenda che porterà l'Italia al 2027 secondo Campi

La manovra è un atto di equilibrio, dentro margini finanziari limitati. Il nodo politico si sposta ora sul 2026, tra unità della maggioranza e recupero dell’astensionismo. Le riforme procedono soprattutto sul terreno della giustizia, mentre il premierato resta un obiettivo rinviato. In politica estera l’Ucraina è ancora centrale, ma crescono le sfide nel Mediterraneo e in Africa. L’Italia può rafforzare il suo ruolo europeo puntando su sicurezza e autonomia strategica. Colloquio a tutto campo con il politologo Alessandro Campi

Approccio degasperiano alla Difesa e "carta” Draghi. Il ruolo chiave dell'Italia in Ue visto da Fabbrini

Un’Europa messa alla prova dal ritorno di Trump, chiamata a ripensare sicurezza, difesa e autonomia strategica. Il docente e analista Sergio Fabbrini indica nella guerra e nella minaccia russa la priorità assoluta, denuncia il vuoto di leadership dell’Ue e vede nella difesa e nell’alta tecnologia i motori di un’integrazione selettiva. L’Italia può giocare un ruolo decisivo, mentre l’unica guida credibile per un federalismo pragmatico resta Mario Draghi

L’Italia oggi conta di più in Europa, ora una proiezione mediterranea. La versione di Quagliariello

Una manovra che mette al sicuro i conti ma non rilancia la crescita. Il Sud che torna centrale senza una strategia strutturata. Il 2026 come spartiacque politico, tra Quirinale e nuovi equilibri parlamentari. In uno scenario globale che cambia, l’Italia ritrova peso in Europa e guarda al Mediterraneo e all’Africa come assi strategici, a partire dal Piano Mattei. Colloquio con Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta 

Bene su Impresa 4.0, meno i contentini a Salvini. La Manovra letta da Marattin

Luigi Marattin, segretario del partito Liberaldemocratico, analizza la legge di Bilancio soffermandosi sui suoi limiti strutturali e su alcune misure considerate utili per imprese e produttività, nel solco dell’equilibrio dei conti. Nell’intervista a Formiche.net affronta anche il nodo della legge elettorale, indicando nel proporzionale con sbarramento o nel maggioritario a doppio turno le uniche opzioni in grado di restituire coerenza e stabilità al sistema politico italiano

L'insicurezza dei giovani si abbatte sulla demografia. Lo studio di Magna Carta

Il lavoro giovanile in Italia è segnato da un paradosso: la stabilità formale non produce sicurezza reale. Salari bassi, carriere frammentate e scarsa conciliazione rendono difficile progettare il futuro e avere figli. La crisi demografica nasce così dall’intreccio tra lavoro, welfare e qualità della vita. Su questi nodi si concentra l’impegno della Fondazione Magna Carta, presieduta da Gaetano Quagliariello

Il potenziale di Forza Italia si misurerà al Sud. Parla Valbruzzi

Forza Italia sta affrontando il passaggio decisivo da partito carismatico a forza istituzionalizzata, con Tajani nel ruolo di traghettatore del dopo-Berlusconi. La famiglia Berlusconi ha ancora un grande peso. Le prospettive di crescita dipenderanno dagli equilibri nel centrodestra e dalla progressiva ri-bipolarizzazione del sistema politico. La sinistra è tutta da definire. Colloquio con il politologo Marco Valbruzzi

La nuova legge elettorale potrebbe convenire (anche) a Schlein. Parla Petruccioli

Nel dibattito sulla legge elettorale, ci sono ancora diversi punti da chiarire, ma approvare una nuova modalità di voto, di stampo proporzionale con il premio di maggioranza, potrebbe convenire anche a sinistra. Occorre però che si inizi ad affrontare il tema, perché gli italiani devono sapere. Colloquio con l’ex presidente Rai, già dirigente della sinistra Claudio Petruccioli

Schlein ha reso competitivo il campo largo. Atreju? Saggio non andare. Parla Nicodemo

Dal palco di Atreju Meloni lancia messaggi ai suoi, ma alza il livello dello scontro in assenza del nemico alle porte. Questo porta a un’esacerbazione del clima che non fa bene e, a tendere, rischia di stancare l’elettorato non polarizzato. La leader del Pd Schlein ha fatto bene a non partecipare alla kermesse e, dopo gli ultimi passaggi interni al partito, esce rafforzata. Conversazione con Francesco Nicodemo, comunicatore politico e fondatore di Lievito Consulting

Atreju sempre più festa nazionale. Meloni? Scacco matto a Schlein. Il bilancio di Di Gregorio

Si chiude con il discorso della premier un’edizione da record di Atreju. Una rassegna che, sempre di più assomiglia a una festa nazionale in cui si fa a gara per partecipare. Schlein ha sbagliato a non andare, Conte si è legittimato come partner decisivo del campo largo. Meloni rafforza la sua leadership, sempre più internazionale. Colloquio con il politologo dell’Università della Tuscia, Luigi Di Gregorio

Perché il Tatarellum ha funzionato (ed è attuale). Parla Tatarella

Alla prova dei fatti, il sistema immaginato col Tatarellum ha funzionato. Ha dimostrato che è possibile coniugare rappresentatività e stabilità senza sacrificare la pluralità politica. Se viene ancora citato, è perché molte riforme successive non hanno raggiunto lo stesso equilibrio. Colloquio con Fabrizio Tatarella alla vigilia dell’evento in Senato

 

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