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Il programma dal basso, sanità e occupazione. L'Emilia-Romagna di De Pascale

Il sindaco di Ravenna è il candidato presidente dell’Emilia-Romagna che, attorno a sé, ha radunato un larghissimo campo di forze politiche e non solo. Sono oltre cinquanta le civiche che hanno aderito alla coalizione che lo appoggia. La sanità resta in cima all’agenda delle priorità: è in corso di elaborazione un documento assieme agli operatori, che diventerà base programmatica. Occupazione, attività produttive e transizione. La sua visione raccontata a Formiche.net

Sanità, welfare e imprese. Il cambio di passo che serve all'Emilia-Romagna secondo Ugolini

Un rafforzamento del welfare, orientato sulle famiglie, un grande piano casa e una revisione del sistema sanitario regionale che metta al centro il malato e che sia sempre di più di “prossimità”. Conversazione  con la candidata Elena Ugolini, già sottosegretaria nel governo Monti, che ha incassato l’appoggio del centrodestra per tentare la sfida per le regionali di novembre in Emilia-Romagna

Bologna, ferita nazionale. Il ruolo di Gelli e i (tanti) segreti sulla strage secondo Ignazi

Sono ancora tanti gli atti che non sono stati desecretati sulla strage di Bologna. Probabilmente perché contengono le prove delle implicazioni di alcuni esponenti dello Stato nell’attentato terroristico di matrice neofascista. Licio Gelli non era in grado di architettare un fatto di quella portata, benché fu tra gli ispiratori. La destra italiana deve ancora lavorare sulla propria autocoscienza rispetto a quel 2 agosto. Colloquio con il politologo Piero Ignazi

Cina, accordi legittimi ma l'interesse nazionale è a Occidente. Parla Pagani

L’export italiano va principalmente venduto in America e in Europa, quindi danneggiare i rapporti con questi Paesi vuol dire danneggiare gli interessi economici italiani su questi mercati, per rincorrere le opportunità incerte dei mercati orientali, che non sappiamo se ci daranno mai realmente qualcosa di buono. Tuttavia, ci sono questioni sulle quali non vedo alcun problema a negoziare con la Cina. Colloquio con il docente Unibo, Alberto Pagani, già deputato del Partito democratico

Forza Italia si rinnovi per pescare al Centro. E Renzi... Parla Campati

Il leader di Italia Viva si schiera con il campo largo senza passare dagli organi del partito, generando una grande spaccatura interna. Non si sa bene quale sia il suo obiettivo nel lungo periodo, ma certamente questa mossa rivela un eccesso di tatticismo. Forza Italia, per recuperare voti al centro, deve aprire una piattaforma programmatica e rinnovare la classe dirigente. E il centrosinistra è troppo eterogeneo per funzionare. Colloquio con il politologo Antonio Campati

Le ragioni di Meloni sulla Rai (ma non sulla postura in Ue). Parla Petruccioli

La lettera che Meloni ha mandato a von der Leyen in risposta alla relazione Ue sullo stato dei media in Italia contiene alcuni elementi di verità in particolare sui rilievi alla normativa che regola la governance della Rai. Il prossimo anno entrerà in vigore un regolamento europeo che mette fuori legge la normativa secondo la quale l’amministratore delegato non sarà più espresso dal governo. Ma in Europa l’Italia deve avere un’altra postura. Colloquio con l’ex presidente Rai, Claudio Petruccioli

Forza Italia gioca al Centro, Renzi è realista. Usa2024? Scontro di civiltà. Parla Panarari

Renzi aprendo all’alleanza con Schlein e il campo largo si dimostra realista e fa leva sul cattivo rapporto tra i leder del centrosinistra e Calenda. Ora la prateria centrista è senza un reale leader che ne interpreti le istanze. In questo Forza Italia, che si smarca dal governo attraverso la voce di alcuni dirigenti sull’Autonomia, può giocare un ruolo interessante. Usa 2024? Se vince Trump l’Ue sarà un competitor. Colloquio con il sociologo di UniMoRe, Massimiliano Panarari

Ora il centro se lo giocano Pd e FdI (ma occhio a Forza Italia). La versione di Adornato

L’ipotesi di un partito centrista autonomo è deflagrata perché non ci sono stati interpreti all’altezza del compito. Ora, sono i principali partiti delle due coalizioni – Pd e FdI – a potersi giocare le istanze centriste. Ma non sarà un processo facile. Forza Italia può essere una risposta credibile. In questo momento risponde con più determinazione alla volontà di Salvini di dettare l’agenda. E l’opposizione non è pronta a governare. Colloquio con l’ex parlamentare Ferdinando Adornato

L'unica speranza per il Centro si chiama Forza Italia. Gargani spiega perché

Renzi e Calenda sono i responsabili del fallimento politico del progetto centrista. L’apertura del leader di Italia Viva al campo largo e a un possibile accordo con il Pd di Schlein evidenzia che non ha le idee chiare e vive di espedienti. L’unica speranza per il centro è che Forza Italia alzi la testa e si “smarchi” da certe posizioni del governo. Molti popolari ci contano e il segnale che è arrivato dalle urne è chiaro. Colloquio con l’ex sottosegretario democristiano, Giuseppe Gargani

La sfida Harris-Trump non è così scontata. Le presidenziali Usa viste da Tocci (Iai)

La candidata democratica ha tanti punti di forza, a partire dai diritti civili (in particolare l’aborto) e alcune debolezze legate alle politiche migratorie. Le incognite sono più che altro legate all’agenda economica. Per questo sarà importante designare un candidato vicepresidente forte e credibile, che lavori negli swing states. E in politica estera prevarrà la continuità con Biden. Colloquio con la direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, Nathalie Tocci

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