Un accordo militare tra Pakistan e Libia orientale apre uno spazio di influenza indiretta per la Cina nel Nord Africa, consentendo a Pechino di rafforzare la propria presenza strategica senza esporsi direttamente. Tra ambiguità legali, ritorno diplomatico cinese e proiezione militare pakistana, la Libia diventa un nuovo snodo di instabilità nel Mediterraneo allargato
Ferruccio Michelin
Leggi tutti gli articoli di Ferruccio Michelin
Attacco saudita contro armi emiratine. Cosa accade in Yemen?
Il raid saudita su Mukalla contro un presunto carico di armi destinato ai separatisti del Sud segna una nuova escalation interna al fronte anti-Houthi in Yemen. L’episodio mette in luce le crescenti tensioni strategiche tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, in un contesto regionale sempre più instabile lungo il Mar Rosso
Russia contro Italia, la narrazione dell’ucrainizzazione come arma politica
L’attacco dell’ambasciata russa sul caso Napoli rientra in una strategia comunicativa volta a delegittimare il dibattito pubblico italiano e a colpire un Paese considerato allineato a Kyiv. La narrativa dell’“ucrainizzazione” appare così come uno strumento propagandistico che ribalta il dissenso democratico in accusa di repressione
La Cina alza il livello dello scontro sulle armi a Taiwan
La Cina ha imposto nuove sanzioni contro aziende e dirigenti statunitensi della difesa in risposta alle vendite di armi americane a Taiwan, ribadendo che la questione dell’isola resta una linea rossa nei rapporti con Washington. Pur con un impatto economico limitato, la mossa rafforza il valore politico e deterrente delle ritorsioni cinesi nel confronto strategico strutturale tra le due potenze
L’Iran torna a testare i missili balistici. Israele avverte Washington
I nuovi test iraniani confermano che Teheran considera i missili il proprio principale strumento di deterrenza dopo la guerra di giugno. Israele avverte Washington del rischio di un ciclo ricorrente di attacchi e ricostruzione che potrebbe rendere l’escalation tutt’altro che episodica
Vecchie alleanze e nuovi orientamenti. Cosa c'è da sapere sulla Difesa Usa secondo l'Atlantic Council
Il Ndaa 2026 naviga un paesaggio geopolitico complesso, rafforzando alleanze e adattandosi a realtà fiscali e minacce emergenti. Come emerso dalle analisi degli esperti dell’Acus, il suo impatto dipenderà dall’attuazione, segnando un momento fondamentale per la strategia di difesa Usa
La Fratellanza Musulmana ha un ruolo nelle proteste in Bangladesh. Ecco quale
Sharif Osman Hadi era un giovane bangladese la cui morte violenta ha fatto da innesco immediato alle proteste esplose a Dhaka e in altre città. Il suo caso è stato rapidamente elevato a simbolo della mobilitazione di piazza e usato da gruppi radicali per alimentare disordini, violenze e una più ampia destabilizzazione politica durante la fase di transizione del Paese
La guerra russa entra nel Mediterraneo. Kyiv colpisce una petroliera di Mosca
L’Ucraina rivendica un attacco con droni contro la petroliera Qendil, accusata di far parte della “shadow fleet” russa utilizzata per aggirare le sanzioni e finanziare la guerra. La nave, vuota al momento del colpo, è stata danneggiata in acque neutrali al largo della Libia, a oltre 2.000 km dall’Ucraina. L’episodio segnala un’ulteriore espansione geografica e operativa della campagna ucraina contro le esportazioni energetiche di Mosca, mentre restano incerte data e modalità precise dell’attacco
Dal report JPMorgan–Blair un monito all’Ue: difesa e crescita sono decisive
Il nuovo report di JPMorgan Chase e Tony Blair Institute avverte che senza riforme profonde su difesa e crescita l’Unione Europea rischia l’irrilevanza in un ordine globale segnato dalla competizione sistemica tra Stati Uniti e Cina. In un mondo multipolare e frammentato, la geopolitica diventa una variabile strutturale anche per le decisioni economiche e industriali
Cosa manca ai buoni propositi di Macron sulla Cina? La risposta tedesca
Il messaggio europeo alla Cina è ormai chiaro, ma continua a mancare la prova che Bruxelles sia pronta a passare dalle parole ai fatti. Bene il repetita iuvant di Macron, ma senza un sostegno esplicito della Germania, gli avvertimenti su dazi e difesa commerciale rischiano di restare politicamente inefficaci
















