La Corea del Nord ha diffuso una dichiarazione del leader Kim Jong-un – che a quanto pare non è morto, come si sosteneva mesi fa – che ha del sorprendente: si è scusato per l'uccisione di un funzionario sudcoreano nel Mar Giallo, in acque controllate da Pyongyang. "Un affare vergognoso", ha detto in un comunicato il satrapo, dicendosi dispiaciuto "per aver deluso…
Ferruccio Michelin
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Aerei militari sopra Taiwan. Le provocazioni cinesi, la deterrenza Usa
Due aerei lunedì, due martedì e altrettanti mercoledì: l'aviazione cinese ha violato per tre giorni consecutivi i cieli di Taiwan, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa dell'isola – considerata dalla Cina una provincia ribelle da riannettere anche con la forza, e fulcro di un confronto geopolitico che vede impegnati dalla parte di Taipei gli Stati Uniti. Le tensioni nei quattro…
Libia, Ankara e Il Cairo d’accordo sull’intesa
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Serraj, si è incontrato oggi e ieri con il presidente del Consiglio consultivo di Stato, Khaled Al-Mishri, a Istanbul. Formalmente insieme per discutere questioni legate alla Banca centrale, i due sono in Turchia per una riunione molto politica convocata dalla presidenza di Recep Tayyp Erdogan. Quello che ne esce è un comunicato congiunto in cui…
Perché FI e FdI pressano il governo sui pescatori rapiti da Haftar
La situazione dei pescatori delle due imbarcazioni siciliane sequestrate dalle forze del capo miliziano ribelle Khalifa Haftar, signore della guerra dell'Est libico, è tutt'altro che risolta nonostante l'impegno della Farnesina. I 18 uomini, dieci italiani e altri otto nordafricani impiegati in Sicilia, è legata a una prova di forza e rappresaglia di Haftar contro il nostro Paese – che un…
Petrolio e governo, perché Tripoli è in subbuglio
Il consigliere del presidente della Camera dei rappresentanti della Libia, Aguila Saleh, ha dichiarato ad Agenzia Nova che “un nuovo Consiglio presidenziale e di un nuovo governo" saranno scelti durante la riunione intra-libica che a ottobre si terrà a Ginevra. L’obiettivo dei parlamentari dell’HoR che ancora rispondono a Saleh è che il nuovo corpo istituzionale “includa un presidente, due vice…
Il vaffa del quotidiano greco Dimokratia fa infuriare Erdogan. E Atene...
“Fanculo Erdogan”, il titolone di Dimokratia è forte. Un insulto che ha suscitato l’ira di Ankara a cui però Atene ha subito risposto: il ministero degli Esteri greco ha denunciato i toni oltraggiosi del giornale (e viene da chiedersi: quando mai un ministero turco ha ripreso un media turco per aver usato parole sopra le righe nei confronti della Grecia?).…
Libia, ecco come il vicepremier Maiteeg ha fatto ripartire il petrolio
Il Comando Generale di Bengasi ha annunciato che l'accordo per riprendere la produzione e l'esportazione di petrolio, annunciato oggi, venerdì 18 settembre, è arrivato "per garantire il futuro della Libia". Tradotto: le forze ribelli guidate da Khalifa Haftar, che da gennaio tengono sotto chiave i campi, hanno accettato di riaprire le produzioni. Una decisione che arriva attraverso la cruciale mediazione…
Lotta agli Shabaab. Cosa spinge e cosa frena i droni di Trump sul Kenya
C’è una notizia, data tramite indiscrezioni raccolte dal New York Times, che ha rapidamente preso vento nel dibattito politico statunitense: la possibilità che il Pentagono ampi al Kenya il raggio di azione delle missioni contro al Shabaab, il gruppo qaedista somalo noto in Italia anche per aver rapito la cooperante Silvia Romano. I nodi sono sia politici che tecnici, vediamo…
Il pressing Ue sulla Bielorussia è un segnale per Mosca?
La "flagrante violazione di tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale" di cui il Parlamento europeo parla riguardo alle elezioni in Bielorussia è un avviso che arriva tanto a Minsk quanto a Mosca. La massima assise Ue ha avanzato una richiesta propositiva: condannando allo stesso tempo le violente repressioni delle manifestazioni di piazza che si sono svolte a Minsk e in tutte le…
Veleno in albergo. Nuove rivelazioni sul caso Navalny
Il leader della lotta alla corruzione in Russia, Alexeij Navalny, potrebbe essere stato avvelenato prima di raggiungere l’aeroporto di Tomsk, in Siberia. Tracce di una neurotossina della famiglia del Novichok, agente nervino Made in Urss, sarebbero state trovate in una bottiglietta di plastica nella sua stanza allo Xander Hotel, lasciata la sera del 20 agosto (poco prima di sentirsi male). A rendere pubblica…