Conversazione con l’ex ministro della Difesa: “Coinvolgere in questo famoso scacchiere come gigante del Mediterraneo naturale l’Italia potrebbe essere uno strumento secondo me di grande utilità. Al contempo bisognerebbe valorizzare anche gli inviti alla moderazione venuti dallo stesso Tajani durante la visita e suggerire a tutti di sedersi attorno ad un tavolo e, magari, pensare all’esperienza della stessa Bosnia”
Francesco De Palo
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Qatargate, come difendersi dalle truffe (non dalle lobbies). Parla Velardi
“Sui social osservo questa reazione da parte di giovani iscritti: la nuova generazione di lobbisti dice basta e rivendica di non avere nulla a che fare con le vicende di cui si parla in questi giorni. Più si mantengono zone grigie, quindi zone di cui non è chiara la regolamentazione, più sono possibili le truffe”. Conversazione con Claudio Velardi
La water diplomacy è la nuova frontiera italiana per i Balcani. Parla Guerrini (Arera)
A monte c’è tutto il lavoro svolto da Arera, anche nel network Wareg, che può contribuire a stimolare l’Ue a riconoscere, come fatto per l’energia, un ruolo della regolazione anche per l’acqua: in questo modo si eviterebbe l’instabilità in alcuni Paesi come per esempio nell’area balcanica
Soft power nel Mediterraneo, la zampata di Digital Realty in Grecia
La geopolitica legata alla comunicazione e al digitale si affianca all’energia e al green come strumento di soft power in un settore come il Mediterraneo assolutamente strategico
Gas, gasdotti e cavi. L'attivismo italiano nel Mediterraneo letto da Masulli
Michele Masulli, direttore area energia di I-com (Istituto per la competitività): “Sono necessari nuovi gasdotti e EastMed-Poseidon rappresenta un progetto valido, incluso anche in REPowerEU. La guerra Ucraina ha fatto emergere il potenziale del Mediterraneo, colpevolmente trascurato per anni, nella produzione e nello scambio di energia”. Cosa si è detto al Forum sul gas del Mediterraneo orientale e perché Total molla la russa Novatek
La network diplomacy dei cavi sottomarini, Terna e il nuovo ruolo dell'Italia
Sono infrastrutture che stanno esponenzialmente acquisendo uno status significativo nella geopolitica del mare nostrum. Meloni: “È nella nostra missione intensificare la cooperazione con l’Africa per portare investimenti e sviluppo”. Donnarumma: “Grazie a questa opera, l’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo”
Doppia Bri in Algeria. Tutti i rischi geopolitici (ed energetici) per l'Italia
La crescente presenza cinese nel Maghreb e l’apertura algerina al rafforzamento della Via della Seta comportano una serie di problematiche anche per l’Italia e per l’Occidente, vista la concomitante relazione energetica tra Roma e Algeri, senza dimenticare le mire di Pechino sulle infrastrutture del Mediterraneo
Non solo migranti, l'energia al centro del dialogo fra Roma e Berlino
Oltre ai dossier aperti con la Francia (migranti, Libia) l’Italia ha come obiettivo parlare e comprendersi con la Germania, che occupa una posizione strategica e ha un’economia molto più complementare con quella italiana. Appunti dopo il summit Ue-Balcani Occidentali
I 10 anni di FdI? Una cavalcata (non populista). Parola di Donzelli
Il responsabile Organizzazione: “Abbiamo ristabilito un altro valore: mantenere la parola data. Questo gli italiani l’hanno apprezzato. Conservatori e popolari? Lavoriamo per una nuova maggioranza anche in Europa. La nostra festa del 15, 16 e 17 a Roma per raccontare questo viaggio valoriale”
Al summit Ppe, prove tecniche di nuova Commissione europea
In vista delle prossime elezioni europee, la vacatio merkeliana sarà bypassata da un altro tipo di strategia: i popolari puntano all’exploit del 2014, quando governavano in 17 Paesi su 28. Metsola scalda i motori e Meloni punta ad aumentare eletti a Bruxelles e assi politici