"Noi di Ala abbiamo terminato il nostro ruolo. È finita. Ma una soluzione dietro l’angolo c’è: chiedere a Renzi di fondare il partito della Nazione». L’idea è del senatore campano di Ala Vincenzo D’Anna, che nei giorni scorsi ha attaccato i suoi compagni di partito: «Serve un manifesto di valori e chi lo interpreta. Verdini e Zanetti? Non ne hanno…
Francesco De Palo
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Il Mediterraneo riparta da Nicola, il Santo del mare nostrum
San Nicola Santo Mondiale che, proprio per la sua peculiare caratteristica, può rappresentare quel faro che manca al continente euromediterraneo, perso tra afonìe e cecità culturali. E'l'auspicio dopo il gesto assolutamente simbolico andato in scena a Bari poche ore fa, nel giorno in cui tutto il mondo festeggia il Santo di Myra. Si è svolta infatti la consegna da parte…
Migranti, Bruxelles, Atene e Ankara: adesso basta ipocrisie
Basta con l'ipocrisia. Tanto ad Atene, quanto a Bruxelles e ad Ankara. Le morti nell'hotspot di Moria, sull'isola di Lesvos, sono un macigno morale sulla coscienza di tutti: di chi sta fallendo nell'assurdo accordo Ue-Turchia; di chi pensa di gestire una migrazione epocale trasformando le isole greche nel lazzaretto d'Europa; di chi pontifica contro leggi e trattati senza una sola…
Tutti i dossier e le disillusioni della visita di Obama ad Atene
Viene da chiedersi che peso specifico possa avere la visita del presidente americano uscente Barack Obama ad Atene, l'ultima del suo mandato. Perché, al netto di simpatie, visibilità internazionale, rapporti geopolitici e personali, è un viaggio di chi non può promettere nulla ad una crisi greca di cui tutti si sono dolosamente dimenticati, convinti che la medicina della troika porterà…
Brogli, denunce e un piano di falsi disordini nelle città: ecco come il Montenegro va al voto
Un piano di disordini e scontri orchestrato per evitare il riconteggio dei voti in caso di vittoria delle opposizioni, la violazione reiterata delle legge elettorale, tentativi di brogli, falsificazione di documenti e promesse di denaro per votare il partito dell'attuale premier. Si infiamma (a colpi di denunce e carte bollate) la campagna elettorale per le elezioni in Montenegro, in programma…
Ecco perché alle elezioni in Montenegro serve tifare per la discontinuità
Un debito pubblico che galoppa senza controllo, vari scandali di corruzione che toccano l'inner circle del premier uscente e i report della Commissione Europea e di istituzioni internazionali che certificano i regressi democratici del paese e della sua classe dirigente. E'lo scenario che accompagna il Montenegro alle elezioni politiche del prossimo 16 ottobre, quando il premier Milo Djukanovic, in passato…
Cosa succede se vince il No al referendum? Risponde Stefano Parisi
Cosa succede se vince il No al referendum? “Niente, non crolla il mondo, non fuggono le imprese. Semplicemente ci sarà un nuovo governo che farà la legge elettorale e condurrà il paese con serenità a nuove elezioni”. Così Stefano Parisi da Matera alla Festa del No, incalzato dalle domande di un Nicola Porro in procinto di iniziare la stagione con…
Tre motivi per cui Parisi non farà la fine di Bertolaso
Roma non è l'Italia, dicono in tanti. Ma scendendo nel merito di direttrici, marce di avvicinamento al primo step e tratturi da trasformare in autostrade, ecco che la parabola di Stefano Parisi nel campo dei cosiddetti Lib-Pop ha tutte le premesse per essere sostanzialmente diversa da quella di Guido Bertolaso in occasione delle amministrative romane, quando fu lanciato come un…
Che cosa augurare al nuovo ambasciatore italiano in Libia
Dialogo, raccordo e stretta collaborazione con le forze che lavorano alla normalizzazione istituzionale in Libia. Sono i tre auspici rivolti al neo ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Perrone, al lavoro per la prossima riapertura della nostra sede diplomatica. Nel paese si sta di fatto aprendo una fase due dopo la premessa rappresentata dai 30 giorni di attacchi da parte di…
Ma dopo gli strike in Libia, serve evitare il "rischio Siria"
L’operazione militare avviata dagli Usa in Libia ha come primo effetto quello di legittimare il governo di Al-Serraj e al contempo di eliminare fisicamente il primo “strato” di milizie del Califfato nel Paese. Al fine, però, di evitare errori del passato e soprattutto di comporre il medesimo (e deleterio) schema che sta andando in scena in Siria, sarebbe utile pianificare…
















