"Un destino tedesco" è uno dei romanzi più intensi di Ernst von Salomon (1902-1972), che Oaks editrice (pp. 219, £ 18,00) ripropone a distanza di quarantacinque anni dalla prima edizione italiana. Il protagonista. A.D., simboleggia praticamente la Germania stessa ed i travagli che l'hanno stravolta nel secolo scorso. Il personaggio è un uomo qualunque che ha attraversato tutte le fasi…
Gennaro Malgieri
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Vi racconto come in Francia giornaloni e giornalini s'appassionano alle presidenziali
La campagna elettorale francese, al di là dei luoghi deputati, si svolge prevalentemente sui giornali. Ovvio, si dirà. Ma mica tanto se si considera, per esempio, che da noi è di gran lunga prevalente l'oscena e selvaggia affissione di manifesti murali piuttosto che la riflessione pubblica sviluppata più che sui quotidiani o sul web, che comunque coprono puntualmente ogni aspetto…
I moderati e i partiti tra Abel Bonnard e Simone Weil
Siamo assediati dai "moderati". Veri o presunti. Comunque indefinibili in assoluto. Ognuno si definisce a modo suo e declina tale impalpabile categoria come più gli aggrada. È anche questo un modo per essere "moderati": non avere nessun carattere stabilito e riconosciuto. E tutto sommato non è irrealistico pensare che "i moderati sono le femmine della politica: desiderano subire una piacevole…
Chi voterà (e perché) Marine Le Pen
Nessuno può dire che cosa accadrà in Francia dopo il 7 maggio. Che Marine Le Pen vinca o perda i suffragi che otterrà peseranno enormemente sui destini francesi. E l'Europa non potrà far finta che niente sia successo o, peggio ancora, declassare la sua non improbabile sconfitta a un "pericolo scampato". Se qualcuno fa di questi calcoli non ha capito niente di…
Che cosa si mormora in Francia sui nuovi scandali e scandaletti
Una mia giovane amica parigina, frastornata dagli scandali che stanno segnando la campagna elettorale per le presidenziali in Francia, mi chiede come è potuto accadere che la corruzione politica si sia diffusa come un'epidemia nel suo Paese. Probabilmente (ma non lo dice per riguardo) ritiene che in quanto italiano, per di più giornalista ed ex politico, possa fornirle qualche spiegazione…
Perché la corsa all'Eliseo è una partita a due fra Macron e Le Pen
La partita per l'Eliseo se la giocano in due. Marine Le Pen ed Emmanuel Macron. Il dibattito televisivo ospitato da TF1 ha fotografato la situazione ad un mese dal primo turno. Gli altri candidati sono apparsi come comprimari svogliati, consapevoli della loro inconsistenza. Il profilo dei "presidenziabili" in corsa con la certezza di andare al ballottaggio rispecchia le aspettative di…
Il declino dell'uomo secondo il Premio Nobel Konrad Lorenz
Quando nel 1973 venne attribuito il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia a Konrad Lorenz, "padre" dell'etologia, vi fu una sorta di sollevazione negli ambienti scientifici che non mancò di contagiare anche quelli politici. Il ricercatore austriaco, noto per le sue indagini del comportamento umano attraverso lo studio dell'istinto animale e dell'adattamento ambientale, era ritenuto un fautore dell'antiegualitarismo.…
Nelle viscere del caos della Siria con Kassis, Del Valle e Caputo
Nessuno poteva immaginare sei anni fa che le cosiddette "primavere arabe" si sarebbero trasformate in un gigantesco "inferno islamista" coinvolgendo nazioni che al tempo apparivano solide e impermeabili all'aggressione jihadista. La Siria, in particolare, è stata la vittima sulla quale più crudamente si è esercitato il velleitarismo criminale del qaedismo risorto sotto la specie di Al Nusra e dispiegatosi poi…
Perché io, conservatore, critico il bizzarro conservatorismo di May, Merkel e Trump
Ma che cosa gli frulla per la testa a questi sedicenti conservatori che fanno di tutto per non esserlo? Theresa May, premier britannico, ha appena varato un piano di tasse e di spesa pubblica che avrebbe fatto inorridire Margaret Thatcher, contraddicendo tutta la politica conservatrice da Winston Churchill a David Cameron. Donald Trump, gettando a mare l'aurea regola dell'equilibrio alla…
Alla riscoperta del conservatorismo con Giubilei e Scruton
Il pregiudizio secondo il quale l'Italia è un Paese nel quale non c'è nulla da conservare, ha prodotto la repulsione della dottrina politica conservatrice come se fosse una malattia da combattere tenacemente. Eppure fior di conservatori (studiosi, scrittori, giornalisti) hanno avuto cittadinanza in Italia, magari non professandosi per ciò che erano, e influenzando il pensiero nazionale. A parte il fatto…