Il denaro ha diverse forme. Di un tunnel, di una ferrovia, di una motrice. Ma anche qualcosa di molto più astratto: credibilità, affidabilità, reputazione. Non proprio bazzecole per un Paese che dovrebbe fare proprio della reputazione il suo credo. Con 2.300 miliardi di debito pubblico, di cui 400 da collocare ogni anno per evitare di chiudere scuole e ospedali, godere…
Gianluca Zapponini
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Non tutte le banche soffrono. Il caso polacco e la lezione all'Italia
In Italia si chiamano Mps, Popolare di Vicenza, Etruria e Carige. In Germania Deutsche Bank. E nemmeno in Spagna gli istituti se la passano tanto bene. Le banche d'Europa non vivono anni felici, convivendo ogni giorno con lo spauracchio di una crisi sistemica del credito, sempre dietro l'angolo. Lo sa fin troppo bene Mario Draghi, che tre giorni fa (qui…
Tim, Cdp sale all'8,7% e apre la strada alla rete unica
Nemmeno un mese fa il ceo di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, lo aveva detto: auspicare la nascita di reti tlc convergenti. Detto, fatto, la fusione tra le rete Tim e quella del palyer pubblico, Open Fiber, si avvicina sempre di più. Il peso dello Stato dentro l'ex monopolista oggi nelle mani di Luigi Gubitosi dopo l'addio di Amos…
Trent'anni di Tav tappa dopo tappa. Cosa rischia l'Italia
Tre lettere che simboleggiano una (quasi) crisi di governo. Tav uguale scontro Salvini-Di Maio e a questo punto anche Conte. Il fatto è che la Torino-Lione (qui l'intervista di ieri all'economista Salvatore Zecchini) è molto più di una ferrovia diventata simbolo di uno scontro politico: è una storia lunga quasi 30 anni e che, forse, non è ancora finita. LE ORIGINI…
Cina e Germania, due locomotive a corto di carbone
L'accordo con gli Stati Uniti non è stato ancora firmato, ma Pechino ha già pagato un prezzo e nemmeno troppo leggero. L'export della Cina, seconda economia mondiale, è letteralmente crollato lo scorso febbraio, registrando il tonfo più pesante negli ultimi anni. Per un Paese che negli ultimi due decenni si è letteralmente divorato fette di mercato grazie ai suoi prodotti…
Nuovi prestiti e tassi fermi, il bazooka di Draghi torna a sparare
Costo del denaro inchiodato allo 0% e nuove iniezioni di liquidità al sistema bancario. Il bazooka di Mario Draghi ha sparato, rispettando le previsioni della vigilia (qui l'articolo di Formiche.net di due giorni fa). A pochi mesi dalla fine del Quantitative Easing la Banca centrale europea si prepara a fornire nuovo ossigeno all'economia europea, attraverso la concessione di nuovi prestiti…
Sulla Tav il match con la Francia non è chiuso. Parla Zecchini
La partita sulla Tav non è chiusa, anzi, forse è appena cominciata. La ferrovia ad Alta Velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione non è meno lunga dell'iter che porta al suo compimento. All'orizzonte ci sono almeno tre o quattro mesi buoni prima di arrivare a una decisione finale sull'infrastruttura che la Lega vuole e di cui invece il Movimento…
Evitare l'Iva a tutti i costi. Perché il Tesoro spinge sulla vendita del patrimonio
L'accordo con l'Europa non è stato gratis. Sì a una manovra in grado di spingere il deficit italiano al 2%, ma a una serie di condizioni. Due di queste riguardano la cessione di patrimonio pubblico, sotto forma di partecipazioni in aziende strategiche ma anche di mattone. Dalla prima operazione il governo (e soprattutto Bruxelles) si aspetta incassi per 18 miliardi…
Il fisco di Orban che piace alle imprese. Ma l'Italia non è l'Ungheria
La fragilità di un progetto è nelle piccole cose. E l'Europa reduce della grande crisi e alle porte (forse) di una nuova recessione non fa eccezione. Si prenda il caso del fisco. Nel tempo ci si è abituati a sentire questa o quell'azienda che sceglie come sede legale l'Irlanda o il Lussemburgo: si pagano meno tasse e aumenta la quota…
Tav, tre certezze dal vertice Conte-Di Maio-Salvini
Prima certezza. Il cerchio sulla Tav si sta chiudendo. Seconda certezza, almeno a sentire il premier Giuseppe Conte, il governo non cadrà sulla Torino-Lione. Terza e ultima, è Conte ad avere in mano il boccino. Non è poco quanto uscito dal vertice di questa mattina dal vertice a quattro (Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Conte e Danilo Toninelli) sull'Alta Velocità.…