La vicenda di Djokovic è stata strumentalizzata dagli schieramenti pro e no-vax, eletta rispettivamente a testimonial negativo e positivo in una polemica nata senza esclusione di colpi, con argomenti per screditare piuttosto che comprendere la parte opposta. L’opinione di Igor Pellicciari
Igor Pellicciari
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Virus 2020, Vaccino 2021, Guerra 2022. Le parole-chiave lette da Pellicciari
Dopo virus e vaccino, nessuno dei numerosi odierni commentatori di politica internazionale avrebbe immaginato che solo pochi mesi dopo, l’incontrastata parola del 2022 sarebbe stata guerra… Il commento di Igor Pellicciari
Il caso Michael Giffoni non può finire con una nuova ingiustizia
Talmente grande è il senso di ingiustizia per la vicenda dell’ex ambasciatore italiano in Kosovo, da risvegliare una reazione di protesta anche nello spirito più disincantato e assente. Assolto con formula piena da accuse infamanti che ne avevano causato la radiazione dal Ministero degli Affari Esteri (mai successo prima), gli viene comunque negato il reintegro. Una storia kafkiana che può avere riverberi all’estero
In memoria del senso alla vita di Amedeo Ricucci
Poiché scrivere di un amico scomparso espone al rischio retorico, è bene ricordare qui alcune delle qualità umane e capacità professionali che hanno reso Amedeo speciale nel suo lavoro e impossibile da non volergli bene nel privato
Non tutto è perduto nel rapporto tra Usa e Russia. L’opinione di Pellicciari
Per la prima volta in Russia dopo l’invasione. Un soggiorno intenso, emotivamente sfiancante. Ridare stabilità e prevedibilità al sistema internazionale non è pensiero velleitario
L'Ucraina e la sindrome (europea) del Santo subito
Dalla diplomazia internalizzata alla sindrome del Santo subito fino alla comunicazione. La guerra in Ucraina ci consegna più di una lezione sulla politica estera ai tempi della post-globalizzazione. Il commento del professor Igor Pellicciari (Università di Urbino)
Il lungo divorzio tra la Russia e l’Occidente. Diritti umani, Spazio, università
Ci sono effetti della guerra che si sentiranno per anni, indipendentemente da come finirà. L’uscita di Mosca dal Consiglio d’Europa e in particolare dalla Corte europea dei diritti dell’uomo; la rottura dei rapporti decennali nell’esplorazione dello Spazio; l’abbandono del Processo di Bologna, il sistema di armonizzazione dell’istruzione europea. L’analisi di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino
Se il vero Bitcoin è un Rolex. L'impennata degli orologi di lusso
Mentre le criptovalute crollano e la stagflazione incombe, gli orologi stanno vedendo rivalutazioni tra il 2-300% e l’800%. Il loro diventare bene rifugio per eccellenza non si spiega con il solo fatto che siano un investimento a basso rischio e accessibile anche a capitali limitati (sotto i 10.000 euro). Le ragioni di questo fenomeno analizzate da Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino
Chi gestirà (e chi pagherà) la ricostruzione in Ucraina
La guerra purtroppo è ancora in corso, ma una partita altrettanto decisiva per il destino dell’Ucraina si è aperta: la corsa agli aiuti. Memo all’Europa per gestirla con i tempi e le risorse giuste (e non ripetere gli errori del passato). L’analisi del professor Igor Pellicciari (Università di Urbino)
Mosca si prepara a uno stato di guerra permanente
Se con l’arrivo di Putin è stata l’intelligence a riprendere le redini della Russia, seguita dai giuristi e dai diplomatici, ora sono i militari ad avere il controllo dell’apparato pubblico. Marginalizzati gli oligarchi, saranno i generali a spingere per un conflitto perpetuo. L’analisi di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino