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Igor Pellicciari About Igor Pellicciari

Professore Ordinario di Storia delle Istituzioni e Relazioni Internazionali all'Università di Urbino Carlo Bo. Senior expert della UE su programmi di assistenza tecnica internazionale a paesi in transizione. Collabora con svariati governi nazionali per la creazione di Agenzie statali di aiuto e cooperazione. È Ambasciatore della Repubblica di San Marino nel Regno Hashemita di Giordania. Di origine croato-bosniaca, vive a Mosca. Motto preferito: “Lento viene el futuro, pero viene”. Libro preferito: “La sonata a Kreutzer” di Lev Tolstoj (ciononostante, ha moglie e quattro figli). Il 29 Dicembre 2021 ha pubblicato il suo centesimo articolo per Formiche

Il voto in Serbia, divisa tra Mosca e Bruxelles

Belgrado ha votato la risoluzione Onu di condanna dell’attacco di Putin all’Ucraina ma senza aderire alle dure sanzioni occidentali. Ora la questione principale è l’insostenibilità della politica del doppio forno tra Ue e Russia. L’analisi di Igor Pellicciari, professore ordinario di Relazioni internazionali Università di Urbino

Il primato mondiale del nuovo capo di Stato di San Marino

Di Igor Pellicciari e Paolo Rondelli

Paolo Rondelli, dal 1 aprile Capitano Reggente della piccola Repubblica, è il primo capo di Stato nella storia contemporanea ad appartenere alla comunità Lgbt. Con Igor Pellicciari firma questo articolo e sottolinea il ruolo sempre più importante dei soggetti “micro”, in particolare nel mezzo delle cupe narrative di guerra che scuotono le dinamiche “macro”

In memoria di Madeleine Albright e della sua diplomazia umanitaria

Di Igor Pellicciari e Michael Giffoni

L’ultima volta che Igor Pellicciari e Michael Giffoni incontrarono l’allora Segretario di Stato fu in un’afosa giornata di fine luglio a Sarajevo nel 1999 in occasione dello storico lancio del Patto di Stabilità per il Sud-Est Europa. Disse loro una frase che può essere considerato il riassunto della sua eredità politica e morale

Da Sarajevo a Kiev. Prontuario di sopravvivenza alla guerra

Anni fa, di ritorno dalla Bosnia assediata, il regista Maksumic ha scritto un prontuario in venti punti per sopravvivere alla guerra di Sarajevo, nel corpo e nello spirito. Torna terribilmente attuale per la guerra in Ucraina. Il commento del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Perché fatico a scrivere di Ucraina (e odio la guerra)

La sfortuna di vivere e la fortuna di sopravvivere ad una guerra (vera), 30 anni di esperienze sul campo che legano a Usa, Russia, Unione europea e Ucraina, la priorità di aiutare gli amici a fuggire da Kiev. Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali a Urbino, sul perché a volte un analista deve esercitare il diritto di non analizzare, non subito

La trama internazionale di Mani Pulite

Dal mancato ruolo di attore primario nella crisi dei Balcani alle difficoltà nei negoziati europei sull’immigrazione fino alla strada (in salita) nelle trattative sull’austerity. La vicenda Mani Pulite ha avuto un'(enorme) onda d’urto internazionale per l’Italia. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Le foibe fuori dallo scontro politico, per favore

Non c’è nulla di più irriguardoso e frustrante nei confronti di chi ha sofferto per via delle foibe e dell’esilio che, a tanti anni di distanza, vedersi ancora inscatolare in obsolete cornici ideologiche che si disinteressano delle vittime. Il commento di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni Internazionali all’Università di Urbino

Djoković, una storia balcanica (non ancora finita)

Nulla come il comportamento di Djoković in Australia (e ancora di più quello del suo entourage, genitori in testa) cosi come il suo trionfale ritorno in madrepatria raccontano di una classica fenomenologia balcanica e più nello specifico serba, del celebrare la sconfitta come momento di rivendicazione identitaria nazionale

Djokovic, da eroe no-vax a eroe no-visa

Vedere il tennista serbo fermato dalle autorità australiane di confine ha risvegliato il ricordo di una frustrante situazione vissuta da molti fino a poco tempo fa e che ancora continua a condizionare gli spostamenti di milioni di persone, anche in Europa. Il commento di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino

Da gag a gaffe. Cosa (non) fa ridere del "Ciao 2021" russo

La Russia ha una vera, genuina passione per l’Italia e il Made in Italy e la tv non fa eccezione. Ma l’ultima edizione del popolare show “Ciao 2021” sulla prima tv di Stato è inciampata in troppi stereotipi e fraintendimenti del nostro Paese. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

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