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Igor Pellicciari About Igor Pellicciari

Professore Ordinario di Storia delle Istituzioni e Relazioni Internazionali all'Università di Urbino Carlo Bo. Senior expert della UE su programmi di assistenza tecnica internazionale a paesi in transizione. Collabora con svariati governi nazionali per la creazione di Agenzie statali di aiuto e cooperazione. È Ambasciatore della Repubblica di San Marino nel Regno Hashemita di Giordania. Di origine croato-bosniaca, vive a Mosca. Motto preferito: “Lento viene el futuro, pero viene”. Libro preferito: “La sonata a Kreutzer” di Lev Tolstoj (ciononostante, ha moglie e quattro figli). Il 29 Dicembre 2021 ha pubblicato il suo centesimo articolo per Formiche

Balcani, una polveriera fredda (per ora). L'analisi di Pellicciari

Nell’immaginario popolare, l’accostamento guerra-Balcani è ancora tragicamente vivo. Ma davvero la polveriera ad Est è pronta a riaccendersi? Dubbi e risposte dal caso bosniaco. L’analisi del professor Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Rock power. Perché l'Italia ha bisogno dei Maneskin

Il soft power di un Paese si fa anche a suon di rock. Dopo aver snobbato (sbagliando) l’Oscar a Sorrentino, il sistema-Italia sottovaluta un fenomeno senza precedenti, i Maneskin. Che invece possono fare la differenza. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Grandi piccoli diplomazie. In memoria di Mauro Maiani

Mauro Maiani è stato uno degli esempi più efficaci del pragmatismo idealista che richiede l’essere diplomatico di carriera per un grande “micro” Stato attivo. Il ricordo di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni Internazionali all’Università di Urbino

Quel che (non) vi dicono sulla crisi Polonia-Ue. Scrive Pellicciari

Al netto delle sue posizioni politiche obiettivamente scomode e rigide, la Polonia non capisce oggi perché alla propria Corte Costituzionale è vietato dichiararsi superiore alla legislazione europea. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Putin e la cancel culture. La Russia vista dal Valdai Club

Proprio Mosca, dopo decenni passati a promuovere una ideologia rivoluzionaria anti-sistema, oggi si erige a difensore di quegli stessi valori che un tempo teorizzava di annullare. Il prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino) legge fra le righe il discorso di Vladimir Putin al Valdai Club

Salvate la memoria del soldato Powell

L’ex segretario di Stato non può essere ricordato solo per l’episodio della fialetta all’Onu. Molto più consistente è stata la sua carriera militare, intrapresa per intero, partendo dai livelli più bassi e scalando tutti i gradini, senza scorciatoie o avanzamenti per cooptazione. Il ricordo di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino

Il cinema spaziale tra strategie geopolitiche e turisti miliardari

La troupe russa per 12 giorni in orbita sulla Soyuz segnala non tanto un sorpasso “sovietico” nella gara spaziale, quanto la scelta occidentale di separare le attività dei miliardari Bezos, Musk e Branson dalle strategie degli Stati. Il commento di Igor Pellicciari, ordinario di Relazioni internazionali all’Università di Urbino

Tornano i Non Allineati. E la loro conferenza ci riguarda

Delegazioni di centocinque Paesi si sono riunite per la Conferenza dei Non Allineati a Belgrado. Nella Serbia di Vucic è andato in scena un evento che va ben oltre la commemorazione storica. E l’Occidente sbaglia a sottovalutarlo. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)

Eat in Italy. Dove finisce l’identità culturale e inizia il nazionalismo alimentare

La giusta difesa dei prodotti tipici può scivolare da sacrosanta questione di orgoglio e di identità nazionale ad atteggiamento provinciale che si presta a strumentalizzazioni politiche. Come tra il Prošek croato e il Prosecco italiano. Il professor Igor Pellicciari dell’Università di Urbino spiega perché questa battaglia è un errore

San Marino Covid-free ma nel fuoco incrociato tra Ue e Russia

La Repubblica relegata in un limbo a-normativo per essere ricorsa al vaccino Sputnik V. I certificati dei suoi cittadini sono accettati in Italia, ma solo fino al 15 ottobre 2021. Il rischio di una segregazione dai territori limitrofi romagnoli e marchigiani nell’allarme di Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle Istituzioni e Relazioni Internazionali all’Università di Urbino

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