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Così Draghi prende il machete per disboscare i decreti attuativi

Il premier ha incaricato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Garofoli di definire già per i mesi di giugno e luglio un’accelerazione dell’attuazione dei decreti attuativi, in modo da ridurne il numero di un terzo. La loro mancata emanazione genera incertezza del diritto e dei diritti e seri problemi di amministrazione

Chi è garantito e chi è a rischio. È tempo di un welfare dinamico delle opportunità

Sarebbe davvero il momento di passare da un welfare statico delle garanzie a un welfare dinamico delle opportunità, una gestione più innovativa del mercato del lavoro che coinvolga i soggetti più deboli, a cominciare dai giovani e dalle donne. L’analisi di Luigi Tivelli

I successi di Draghi e la strada in salita delle riforme

È vero che Draghi rimane una garanzia anche rispetto agli investitori esteri ma sembra che chi può investire sul Paese esiti perché non sa cosa avverrà dopo il Governo Draghi: se dopo l’esecutivo dei tecnici la strada stretta sarà subito occupata dal bosco o se si desidererà aiutare i tecnici e creare per essi uno spazio aperto. Il commento di Luigi Tivelli

Lo stop ai licenziamenti non basta. Servono serie politiche attive del lavoro per ripartire

Tra le richieste di Confindustria, la proroga dello stop dei licenziamenti del ministro Orlando e la mossa di Draghi, il Paese ha oggi bisogno di vere politiche attive del lavoro basate su un mix di formazione, avvio al lavoro, ricollocazione quando serve e tutti gli altri strumenti per i quali basta dare un’occhiata a Paesi-guida come ad esempio la Danimarca. Il commento di Luigi Tivelli

Vi spiego l'effetto Draghi sui mali della politica italiana

Luigi Tivelli esamina il decorso delle tre principali malattie che hanno colpito il sistema politico italiano e coinvolgono sostanzialmente, in modi e forme diverse, tutto l’arco delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Populismo, una certa forma di dilettantismo e presentismo

Altro che tecnico, Draghi è un premier politico-istituzionale

Mario Draghi è una risorsa di cui il Paese, vista anche la condizione, la qualità e il livello medio della classe politica non può certo fare a meno. Sarebbe nell’interesse sia dei cittadini sia delle stesse forze politiche creare le condizioni perché durasse in carica il più a lungo possibile e poi…

Niente fondi senza riforme. Giustizia, Pa e concorrenza, il difficile arriva ora

La data del 30 aprile, con l’invio del Pnrr italiano a Bruxelles, non è un punto di arrivo ma di inizio. Grazie alla sterzata data dal premier Draghi, il nostro Paese dovrà abbandonare il suo “riformismo immobile”, come da definizione di Guglielmo Negri. Luigi Tivelli spiega come il governo dovrà correre a maggio

Non c'è riforma delle lobby senza legge sulla concorrenza

Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta dice di voler rendere “impotenti” le lobby. Questa frase ha stimolato un notevole dibattito nel settore. Dopo il commento di Fabio Bistoncini (FB & Associati), interviene l’ex consigliere parlamentare Luigi Tivelli, autore di “Dalla Brutte Époque al Governo Draghi” (Rubbettino): se il governo non prende coraggio su concorrenza e interessi organizzati, un fenomeno che è naturale e democratico resterà sempre sregolato

Il fascino irresistibile di Draghi sui politici italiani nel libro di Tivelli

Pubblichiamo un estratto dal libro di Luigi Tivelli “Dalla brutte époque al Governo Draghi, le prospettive del Recovery Plan” (Rubbettino), dedicato alla gara al “più draghiano d’Italia” che si è scatenata tra grillini, ambientalisti, esponenti del Pd, Berlusconi, appena l’ex governatore della Bce ha varcato la soglia del Quirinale per ricevere il mandato

Il peso cruciale delle riforme nel Pnrr del governo Draghi

Un limite fondamentale della prima e della seconda bozza di Recovery Plan presentata dal governo Conte, oltre alle carenze in tema di piani di intervento e di investimenti, era la pressoché totale assenza al suo interno di progetti di riforme. Ora il premier Mario Draghi mostra nel testo del Pnrr che il 30 aprile sarà presentato a Bruxelles, una forte attenzione sul punto, su cui sono in corso intensi lavori. Il commento di Luigi Tivelli

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