È vero che Draghi rimane una garanzia anche rispetto agli investitori esteri ma sembra che chi può investire sul Paese esiti perché non sa cosa avverrà dopo il Governo Draghi: se dopo l’esecutivo dei tecnici la strada stretta sarà subito occupata dal bosco o se si desidererà aiutare i tecnici e creare per essi uno spazio aperto. Il commento di Luigi Tivelli
Luigi Tivelli
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Lo stop ai licenziamenti non basta. Servono serie politiche attive del lavoro per ripartire
Tra le richieste di Confindustria, la proroga dello stop dei licenziamenti del ministro Orlando e la mossa di Draghi, il Paese ha oggi bisogno di vere politiche attive del lavoro basate su un mix di formazione, avvio al lavoro, ricollocazione quando serve e tutti gli altri strumenti per i quali basta dare un’occhiata a Paesi-guida come ad esempio la Danimarca. Il commento di Luigi Tivelli
Vi spiego l'effetto Draghi sui mali della politica italiana
Luigi Tivelli esamina il decorso delle tre principali malattie che hanno colpito il sistema politico italiano e coinvolgono sostanzialmente, in modi e forme diverse, tutto l’arco delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Populismo, una certa forma di dilettantismo e presentismo
Altro che tecnico, Draghi è un premier politico-istituzionale
Mario Draghi è una risorsa di cui il Paese, vista anche la condizione, la qualità e il livello medio della classe politica non può certo fare a meno. Sarebbe nell’interesse sia dei cittadini sia delle stesse forze politiche creare le condizioni perché durasse in carica il più a lungo possibile e poi…
Niente fondi senza riforme. Giustizia, Pa e concorrenza, il difficile arriva ora
La data del 30 aprile, con l’invio del Pnrr italiano a Bruxelles, non è un punto di arrivo ma di inizio. Grazie alla sterzata data dal premier Draghi, il nostro Paese dovrà abbandonare il suo “riformismo immobile”, come da definizione di Guglielmo Negri. Luigi Tivelli spiega come il governo dovrà correre a maggio
Non c'è riforma delle lobby senza legge sulla concorrenza
Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta dice di voler rendere “impotenti” le lobby. Questa frase ha stimolato un notevole dibattito nel settore. Dopo il commento di Fabio Bistoncini (FB & Associati), interviene l’ex consigliere parlamentare Luigi Tivelli, autore di “Dalla Brutte Époque al Governo Draghi” (Rubbettino): se il governo non prende coraggio su concorrenza e interessi organizzati, un fenomeno che è naturale e democratico resterà sempre sregolato
Il fascino irresistibile di Draghi sui politici italiani nel libro di Tivelli
Il peso cruciale delle riforme nel Pnrr del governo Draghi
Un limite fondamentale della prima e della seconda bozza di Recovery Plan presentata dal governo Conte, oltre alle carenze in tema di piani di intervento e di investimenti, era la pressoché totale assenza al suo interno di progetti di riforme. Ora il premier Mario Draghi mostra nel testo del Pnrr che il 30 aprile sarà presentato a Bruxelles, una forte attenzione sul punto, su cui sono in corso intensi lavori. Il commento di Luigi Tivelli
I veri problemi della formazione della classe dirigente
Le scuole di politica non erano solo le Frattocchie, ma le associazioni giovanili, le riviste, la partecipazione assidua alle commissioni parlamentari che hanno formato generazioni di politici, alcuni arrivati a Montecitorio e Palazzo Madama da autodidatti o digiuni della materia. La testimonianza di Luigi Tivelli, per 30 anni all’interno delle istituzioni e a stretto contatto con i parlamentari