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Niente fondi senza riforme. Giustizia, Pa e concorrenza, il difficile arriva ora

La data del 30 aprile, con l’invio del Pnrr italiano a Bruxelles, non è un punto di arrivo ma di inizio. Grazie alla sterzata data dal premier Draghi, il nostro Paese dovrà abbandonare il suo “riformismo immobile”, come da definizione di Guglielmo Negri. Luigi Tivelli spiega come il governo dovrà correre a maggio

Non c'è riforma delle lobby senza legge sulla concorrenza

Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta dice di voler rendere “impotenti” le lobby. Questa frase ha stimolato un notevole dibattito nel settore. Dopo il commento di Fabio Bistoncini (FB & Associati), interviene l’ex consigliere parlamentare Luigi Tivelli, autore di “Dalla Brutte Époque al Governo Draghi” (Rubbettino): se il governo non prende coraggio su concorrenza e interessi organizzati, un fenomeno che è naturale e democratico resterà sempre sregolato

Il fascino irresistibile di Draghi sui politici italiani nel libro di Tivelli

Pubblichiamo un estratto dal libro di Luigi Tivelli “Dalla brutte époque al Governo Draghi, le prospettive del Recovery Plan” (Rubbettino), dedicato alla gara al “più draghiano d’Italia” che si è scatenata tra grillini, ambientalisti, esponenti del Pd, Berlusconi, appena l’ex governatore della Bce ha varcato la soglia del Quirinale per ricevere il mandato

Il peso cruciale delle riforme nel Pnrr del governo Draghi

Un limite fondamentale della prima e della seconda bozza di Recovery Plan presentata dal governo Conte, oltre alle carenze in tema di piani di intervento e di investimenti, era la pressoché totale assenza al suo interno di progetti di riforme. Ora il premier Mario Draghi mostra nel testo del Pnrr che il 30 aprile sarà presentato a Bruxelles, una forte attenzione sul punto, su cui sono in corso intensi lavori. Il commento di Luigi Tivelli

I veri problemi della formazione della classe dirigente

Le scuole di politica non erano solo le Frattocchie, ma le associazioni giovanili, le riviste, la partecipazione assidua alle commissioni parlamentari che hanno formato generazioni di politici, alcuni arrivati a Montecitorio e Palazzo Madama da autodidatti o digiuni della materia. La testimonianza di Luigi Tivelli, per 30 anni all’interno delle istituzioni e a stretto contatto con i parlamentari

Dalla Brutte Époque al Governo Draghi. Il nuovo libro di Tivelli

Esce in questi giorni il libro di Luigi Tivelli “Dalla Brutte Époque al Governo Draghi, Le prospettive del Recovery Plan”, edito da Rubbettino, di cui pubblichiamo un’anticipazione in esclusiva

La corsa dei ministri tecnici verso il 30 aprile

Entro il 30 aprile bisogna presentare il Recovery plan, entro il 30 giugno c’è l’esame da parte della Ue che ne approva i progetti, e ne discende l’anticipazione finanziaria fino al 70% dei finanziamenti che dovrà essere impegnata entro fine 2022. Una corsa contro il tempo che vede in prima fila i ministri tecnici, che stanno anche ascoltando i suggerimenti del Parlamento

Serve una scossa al mercato del lavoro, con l'aiuto dei privati

Occorre superare certi ideologismi in parte sindacali, in parte di certa sinistra per cui la questione dell’occupazione appartiene solo al pubblico e coinvolgere ed avvalersi delle significative competenze ed esperienze che le agenzie per il lavoro hanno acquisito sul campo

draghi piano vaccinale

Draghi pensa a una (decisiva) legge annuale sulla concorrenza

Già nel corso del discorso sulla fiducia al Senato il premier aveva richiamato alcune priorità per il ripristino della concorrenza e per l’attività dell’Antitrust. Forse, si era reso conto che con la legislazione di emergenza da Covid-19, tra concentrazione forte dei poteri a Palazzo Chigi e l’impronta statalista seguita da Giuseppe Conte, c’era bisogno di aprire il più possibile le finestre della concorrenza di un sistema così irrigidito

Draghi e le prospettive per una forza liberal democratica. L'analisi di Tivelli

Fra i diversi fattori politici innovativi rispetto ai quali il governo Draghi ha svolto di fatto una funzione di catalizzatore, c’è un terzo fattore che mi sembra meriti un’attenzione maggiore di quella che ha avuto sin qui da parte della stampa. Si tratta della costituzione di una nuova potenziale forza politica

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