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Orban si schiera a favore della sovranità di Kiev. Cosa vuole in cambio?

Il leader magiaro abbandona l’ambiguità tenuta fino ad oggi per schierarsi apertamente a favore dell’Ucraina. La mossa va letta nel quadro del braccio di ferro tra le istituzioni europee e il governo ungherese. Con il no della Commissione allo sblocco dei fondi pandemici e di coesione, Budapest deve tentare nuove leve negoziali

Essere in prima linea davanti alla guerra. La testimonianza di 5 ambasciatori

Minacce ibride e convenzionali, sicurezza cibernetica, tutela delle infrastrutture strategiche, fondi per la ricostruzione dell’Ucraina e assistenza al Paese per resistere all’invasione russa. Aumentare la consapevolezza dei cittadini di fronte alle guerre di informazione russe e la resilienza degli obiettivi sensibili. Questi i temi e le ricette per tutelare la sicurezza europea secondo gli ambasciatori di Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia intervenuti alla conferenza “Il futuro dell’Europa di fronte alle nuove minacce”

In missione (da Xi) per conto dell’Ue. Il viaggio di Michel senza von der Leyen

L’annuncio del viaggio del presidente del Consiglio europeo in Cina ha spiazzato diversi diplomatici, che si sono detti all’oscuro della cosa. Il fatto che vada in missione il vertice dell’esecutivo comunitaria non fa che alimentare i tentativi di Pechino di spaccare i 27

Il summit armeno della Csto è una doccia fredda per Vladimir Putin

Il presidente russo si è recato in Armenia per un meeting in cui avrebbe voluto riaffermare la proiezione di Mosca sulle ex repubbliche sovietiche. Ma la Russia non è l’Unione Sovietica e la guerra in Ucraina lo ha dimostrato platealmente. L’insoddisfazione del Kazakistan, da sempre alleato russo, la dice lunga sullo stato delle relazioni tra il Cremlino e l’area centroasiatica

Wagner Group

Cos'è il gruppo Wagner che l'Europa vorrebbe classificare come terrorista

La compagnia mercenaria di Yevgeny Prigozhin è lo strumento che il Cremlino utilizza ufficiosamente per perseguire i propri scopi politici e militari. Come funziona, dove è impegnata e che ruolo svolge questa realtà temuta ed estremamente opaca

Sussidi alle industrie europee. Così si tenta di rincorrere Usa e Cina

Se vuole evitare di scomparire di fronte alla competizione cinese e statunitense, l’Unione europea deve erogare sussidi industriali come fanno i competitor. Perfino la Germania, Paese storicamente contrario a questo tipo di interventi, lo ha capito e si sta muovendo

Il Partito Comunista Cinese mette scienziati al governo per competere con gli Usa

Il XX Congresso del Partito Comunista Cinese ha fatto entrare nel Comitato Centrale del Partito una serie di figure con esperienze industriali nei settori ad alta tecnologia. Una precisa strategia politica che vede negli investimenti in ricerca e sviluppo la chiave di volta della prosperità economica e militare cinese, come evidenziato dal presidente Xi

Il tetto al prezzo del gas, la guerra, le strategie europee. La versione di Parenti

La bozza di accordo sul tetto al prezzo del gas ha attirato critiche da parte di chi sostiene che non sia abbastanza per contenere il caro-bollette. La crisi energetica, la guerra in Ucraina, le strategie dell’Unione Europea, il ruolo di Inviato speciale per il Golfo cui è candidato l’ex ministro Di Maio. Il commento di Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea

Cambia il Congresso, cambierà la politica estera degli Stati Uniti?

Le elezioni di midterm sanciscono la maggioranza democratica in Senato e quella repubblicana nella Camera, oltre alla sconfitta dei candidati trumpiani più oltranzisti. Buone notizie per l’Ucraina che continuerà a ricevere sostegno e per il multilateralismo che non rientrerà nella crisi degli anni di Trump. I dossier più caldi, dal commercio all’Iran, con i commenti degli esperti dell’Atlantic Council

Ecco come l'Occidente potrà rivaleggiare con la Via della Seta cinese

Biden e von der Leyen hanno rispolverato il programma di investimenti globali di Usa e Ue lanciato durante lo scorso G7 come contraltare alle Vie della Seta cinesi. La paura è che possa essere l’ennesimo roboante annuncio privo di reale sostanza. Se vogliamo competere con il soft power cinese dobbiamo cominciare a fare sul serio, adottando un approccio commerciale strategico con le economie emergenti

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