Le relazioni Ue-Cina non sono mai state un accordo bilaterale “classico”. La Cina persegue una strategia di multilateralismo bilaterale con legami privilegiati con singoli Stati europei e criticando la mancanza di centralità dell’Ue. L’analisi di Stéphanie Balme, direttrice del Centro di studi internazionali presso Sciences Po
Redazione
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Bene la riserva cyber, ora un Consiglio nazionale per la difesa e la sicurezza. L’opinione di Serino
L’annuncio di una struttura civile-militare per le operazioni cyber segna un cambio di paradigma nella difesa italiana. Non solo una risposta alla minaccia digitale, ma il primo passo verso una strategia organica contro la guerra ibrida, che coinvolge ogni settore della vita nazionale. La riflessione del generale Pietro Serino
Vi racconto la rivoluzione delle Carte geografiche Aragonesi. Scrive Cadelo
Anche se al momento non c’è alcuna prova documentale che le cosiddette Carte Aragonesi siano state utilizzate dai grandi navigatori, queste aprono un nuovo percorso di ricerca. Infatti, dallo studio di oltre 500 carte nautiche del ‘300 e del ’400 è risultato che almeno 400 erano di autore italiano, in particolare genovese o veneziano. L’intervento di Elio Cadelo, autore de “L’oceano degli Antichi” e “Il mondo chiuso il conflitto tra islam e modernità”
La matrioska russa in mano cinese. I tre scenari di Radchenko
L’unico scenario che la Cina è determinata a evitare è quello di una sconfitta totale della Russia. Una vittoria russa e uno stallo, al contrario, sono entrambe ipotesi piuttosto accettabili. L’analisi di Sergey Radchenko, Wilson E. Schmidt distinguished professor alla Johns Hopkins school of advanced international studies
Sui brevetti industriali l'Italia cresce, il governo è sulla strada giusta. Scrive Billi
L’Italia entra per la prima volta nella Top 25 mondiale per la tutela dei diritti di proprietà. Un risultato che conferma l’efficacia delle politiche di centrodestra e la ripresa dell’intero sistema economico e innovativo nazionale. Il commento di Simone Billi, capogruppo della Lega in Commissione Esteri e presidente dell’Intergruppo sulla Protezione dell’Innovazione Tecnologica
Scuola e sostenibilità per il futuro dei giovani. La ricerca
Un recente studio condotto in Italia evidenzia come le scuole possano diventare attori chiave nella transizione verso comunità più sostenibili e inclusive. L’analisi del professor Idiano D’Adamo
Con Apply Ai e Ai in Science l'Europa mette carburante all'innovazione. Basterà?
L’Europa sembra pronta ad usare l’Ia e non solo a regolarla. Bruxelles ha rivelato due strategie sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice, portare l’intelligenza artificiale nei settori chiave dell’economia europea per competere con Stati Uniti e Cina e fare dell’Europa, un laboratorio mondiale di ricerca scientifica guidata dall’intelligenza artificiale. La riflessione di Marco Bani
Nella mente del nuovo ordine mondiale cinese. L'analisi di Matteo Dian
La Repubblica Popolare Cinese sta elaborando un modello alternativo e lavorando con i propri partner per realizzarlo. Il suo successo si misurerà sulla capacità di promuovere un modello di interazione politica ed economica con altri Stati. L’analisi di Matteo Dian, professore di Politica internazionale dell’Asia orientale presso l’Università di Bologna, pubblicata sulla rivista Formiche in vista dell’incontro “Turning tides? – The future of China–EU relations”, la conferenza internazionale che si svolgerà il 27 e il 28 ottobre presso l’Università di Bologna in occasione del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Ue e Cina
Il diritto come nuova frontiera della competizione globale. Scrive Massolo
In un mondo segnato da crisi e riallineamenti, la dimensione giuridica è divenuta un terreno strategico centrale. Chi definisce e impone le regole detiene un vantaggio strutturale nella competizione globale. La prefazione di Giampiero Massolo a “Linee invisibili – Geografie del potere tra confini e mercati”, il nuovo libro di Luca Picotti
La sicurezza sul lavoro, gli immigrati e i richiami di Mattarella
C’è bisogno di una mobilitazione globale che veda coinvolti datori di lavoro nello scrupoloso rispetto delle regole, lavoratori consapevoli dei rischi e attenti a non commettere imprudenze, l’intera collettività presente e reattiva dinanzi alle esigenze della sicurezza. La riflessione di Giorgio Girelli, Coordinatore Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”
















