Un adolescente del dopoguerra, al tempo del neorealismo, in attesa del suo pollo arrosto tra Rieti e la Stazione Termini di Roma. Un racconto inedito, alla Maupassant, di Giuseppe Fiori
Redazione
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Balcani, il confine inquieto d’Europa. L’analisi di Volpi
Le crisi in Kosovo, Bosnia, Macedonia del Nord e Montenegro dimostrano una stabilizzazione incompleta. Le identità religiose e nazionali si intrecciano complicando la riconciliazione. Potenze esterne come Turchia, Cina e Russia stanno guadagnando influenza. L’Ue, vista come burocratica e lenta, perde forza persuasiva e lascia spazio a narrative alternative. L’analisi di Raffaele Volpi
La mossa Ue contro le minacce ibride russe spiegata da Porchiazzo
Gli Stati membri hanno adottato nuove misure per contrastare le minacce ibride e le attività cibernetiche di Mosca. Così, le restrizioni stanno ridefinendo la diplomazia e la sicurezza internazionale. L’analisi di Gianpaolo Porchiazzo, EU Managing Director di European Sanctions and Export Control Society
Dal Califfato ai corridoi geoeconomici. Così Trump modella il Golfo
Nel suo primo mandato, Trump ha ridefinito i rapporti con Arabia Saudita, Emirati e Qatar, trasformandoli da semplici alleati a co-architetti della stabilità regionale. La sua strategia mira a contenere Iran, Cina e Turchia, rafforzando un’alleanza indo-mediterranea fondata su moderazione islamica, sicurezza e sviluppo condiviso
Iran, la minaccia continua. L’opinione di Ghazal Afshar
Mentre i diplomatici del regime partecipano ai negoziati, i suoi scienziati nucleari accelerano verso la creazione dell’arma nucleare. L’Occidente agisca, in fretta. L’opinione di Ghazal Afshar (Associazione dei giovani iraniani)
Elezioni presidenziali in Polonia, il voto della diaspora potrebbe rivelarsi decisivo. L'intervento di Billi (Lega)
I dati del primo turno delle elezioni polacche che si sono tenute lo scorso 18 maggio non solo confermano la diffusione capillare della diaspora, ma sottolineano anche la necessità di continuare a garantire modalità di voto accessibili, trasparenti e sicure per i cittadini polacchi all’estero. Che potrebbero essere l’ago della bilancia del prossimo ballottaggio. L’intervento di Simone Billi, deputato della Lega eletto nella Circoscrizione Estero-Europa
Crediti di carbonio, incentivo o tassa mascherata? Il dubbio di De Bettin
I crediti di carbonio si configurano non come un fine ma come uno strumento abilitante: un filo invisibile capace di legare insieme la decarbonizzazione tecnologica, la rigenerazione ambientale e il riequilibrio socioeconomico. Un ponte operativo tra l’urgenza ambientale e la sostenibilità democratica delle nostre società. L’opinione di Francesco De Bettin, presidente Dba Group
Difesa europea, il nodo politico che frena l’integrazione. L’analisi di Caruso
Di fronte alle crescenti minacce alla sicurezza europea e al mutevole equilibrio geopolitico globale, l’Unione europea si trova a un punto di svolta nella sua evoluzione come attore strategico autonomo. La guerra in Ucraina, il riorientamento delle priorità americane verso l’Indo-Pacifico e l’intensificarsi di minacce ibride stanno spingendo Bruxelles a ripensare radicalmente i propri meccanismi di difesa collettiva, bilanciando l’alleanza atlantica con una crescente responsabilità europea. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
La spesa militare al 2% non sia solo una formalità. Il commento di Serino
L’annuncio del raggiungimento del 2% del Pil in spesa militare da parte del governo rappresenta una potenziale svolta per le Forze armate e per il posizionamento del Paese in ambito Nato. Tuttavia, la mancanza di dettagli sulle modalità con cui tale obiettivo sarà raggiunto alimenta dubbi sulla reale portata dell’iniziativa. Solo il Dpp per il triennio 2025-2027 potrà chiarire se si tratta di una scelta strutturale volta a colmare i gap o di un’operazione formale. L’analisi del generale Pietro Serino, già capo di Stato maggiore dell’Esercito
La politica estera di Meloni? Fedele alla tradizione euro-atlantica. Castiglioni spiega perché
Il governo Meloni, al di là delle critiche, sta seguendo una politica estera perfettamente in linea con la tradizione euro-atlantica e tesa ad arginare un’Europa delle nazioni in cui l’Italia ha ben poco da guadagnare. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore nel programma “Ue, politica e istituzioni” dell’Istituto Affari Internazionali