Dopo aver tuonato contro il “nemico” Matteo Renzi con parole di fuoco tutto è già prontamente rientrato, non appena constatato che l’ex premier è riuscito a vincere il primo round della crisi. Il Movimento come l’abbiamo conosciuto non c’è più, e forse non tornerà
Roberto Arditti
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Però adesso il Pd si svegli
Il Pd dovrebbe prendere in mano la situazione, indicando una strada da seguire, le cose da fare e le persone da mettere nei posti di governo, premier compreso. Invece sembra prigioniero del suo ruolo di potere, del suo “senso di responsabilità”, della sua missione autoproclamata (non senza fondamento) di “reggitore dello Stato”. L’analisi di Roberto Arditti
Il partito di Conte vale tra il 15 e il 17%. I numeri sorprendenti di Swg
Il risultato emerso dal sondaggio è un successo (momentaneo e virtuale fin che si vuole) per il premier. Che “ruberebbe” il 9% ai partiti che lo sostengono. L’analisi di Roberto Arditti, presidente di Kratesis
Conte: votate per me o vi porto tutti alle urne. L'analisi di Arditti
Roberto Arditti riassume la linea di Conte. Il discorso del premier alla Camera è stato molto chiaro. Tra la paura dei parlamentari di fronte a una crisi senza sbocco e l’ansia da stabilità che regna sovrana al Quirinale, ecco ben evidente il contesto in cui Conte può permettersi toni di sfida come raramente ne abbiamo sentiti in Aula
Chi sta con Renzi? Il barometro di Arditti (con i numeri Swg)
Non c’è dubbio che sia l’antipatia il sentimento dominante che gli italiani nutrono nei confronti di Matteo Renzi, ma a fronte di una ampia fetta della popolazione che gli è avversa, c’è una corposa minoranza (26%) che ne difende l’operato. L’analisi di Roberto Arditti, presidente di Kratesis
Renzi ha Conte nel mirino. Il resto è contorno
La crisi è aperta e nessuno dovrebbe esserne sorpreso. Renzi contesta un metodo di governo, ma fin dal primo momento ha avuto una sola persona nel mirino: Giuseppe Conte. Il commento di Roberto Arditti
Vi spiego il regalo di Trump alla Cina. Il corsivo di Arditti
Lui che ha scommesso politicamente sulla capacità di porre un freno all’egemonia cinese, finisce per agevolare il più formidabile assist all’oligarchia post-comunista che regna a Pechino. Il corsivo di Roberto Arditti
Conte, Di Maio, Zingaretti e la favola del gemello “buono” di Renzi
Questo governo è nato con Renzi, piaccia o no a Conte, Di Maio e Zingaretti. Se non lo sopportano più lo buttino fuori, se reggono con i numeri in Parlamento. Oppure si siedano a discutere con lui. Il commento di Roberto Arditti
Al voto? Una balla spaziale. Il commento di Roberto Arditti
Un Parlamento ridotto a metà, la pandemia, il verdetto (impietoso) dei sondaggi, i fondi Ue. Non c’è un solo buon motivo per andare al voto anticipato, che infatti è solo l’ultima puntata della fiction rossogialla. Il commento di Roberto Arditti
Giorgetti è sempre il più lucido. Ma Draghi serve al Colle
Conte a Palazzo Chigi e Draghi al Quirinale nel 2022. Con questa formula si eviterebbe di “commissariare” il gioco democratico nazionale e si aprirebbe la strada verso il Colle all’italiano più solido, stimato e influente a livello internazionale. Il commento di Roberto Arditti