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Avatar About Stefano da Empoli

Economista, è presidente di I-Com, Istituto per la Competitività, think tank indipendente che ha fondato nell’ormai lontano 2005. I suoi interessi riguardano l’organizzazione e la regolazione dei principali mercati, a cominciare dal settore energetico e dagli altri servizi a rete (ma con frequenti incursioni altrove). Insegna economia politica e politica economica nell'Università Roma Tre. E' direttore scientifico dell’Associazione La Scossa. E' membro del comitato scientifico di diverse istituzioni e iniziative. In passato, ha diretto l'Osservatorio sulla Politica Energetica della Fondazione Einaudi. Ha all’attivo molte pubblicazioni su temi di economia industriale e di regolazione dei mercati.

Vi racconto il futuro dell’università italiana ai tempi dell’IA. Scrive da Empoli (I-Com)

La pandemia ha senz’altro rappresentato un’occasione per innovare, che tuttavia non è stata cavalcata a sufficienza dal sistema universitario. Nella maggioranza dei casi, una volta cessata l’emergenza, si è tornati sostanzialmente ai vecchi tempi, almeno nei corsi di base. Fino a disincentivare o addirittura proibire la frequenza a distanza. Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività (I-Com), analizza gli ultimi dati del rapporto sul sistema della formazione superiore e della ricerca realizzato dall’Anvur

Gli effetti su Bruxelles della duplice scossa dell’IA generativa. Scrive da Empoli

È stato presentato nei giorni scorsi lo studio “Intelligenza Artificiale: opportunità, rischi e regolamentazione”, e realizzato da PromethEUs, una rete indipendente di quattro think sud europei – l’Istituto per la Competitività (I-Com) per l’Italia, il Real Instituto Elcano per la Spagna, la Fondazione per la Ricerca Economica e Industriale (Iobe) per la Grecia e l’Instituto de Politica Publica (Ipp)-Lisbona per il Portogallo. Ne parla a Formiche.net Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività e autore de “L’economia di ChatGpt. Tra false paure e veri rischi” (Egea)

IA e regolamentazione, la spinta di Washington e le sorti dell’effetto Bruxelles

L’Ue si è lanciata in avanti con le regole sull’intelligenza artificiale. Ma oltreoceano si sono mossi gli Usa. Nel suo nuovo libro, edito prima dell’ultimo ordine esecutivo di Biden, il presidente di I-Com Stefano Da Empoli traccia la mappa degli sforzi europei per rimanere leader nel settore e spiega perché l’attivismo statunitense potrebbe finire per vanificarli

Un'intelligenza artificiale più libera e aperta. L'appello dei think tank secondo da Empoli

In una fase cruciale per la regolamentazione delle tecnologie dell’Intelligenza artificiale in Europa con l’Ai Act arrivato alle battute finali ma anche in altre parti del mondo, a cominciare dagli Usa che appaiono molto più pro-attivi del solito su questo dossier, 19 think tank di tutto il mondo, riuniti nella Global trade and innovation policy alliance (Gtipa), hanno lanciato un appello ai Governi per rendere questi strumenti liberamente accessibili e aperti a tutti coloro che vogliono utilizzarli. Ne parla Stefano da Empoli, presidente di I-Com

Forza e debolezza della Strategia europea dei dati in vista del Data Act. L'analisi di I-com

È stato presentato a Bruxelles lo studio “The EU’s Data Strategy from a multifaceted perspective. Views from Southern Europe”, realizzato da PromethEUs, la rete di think tank dell’Europa meridionale composta dall’Elcano Royal Institute per la Spagna, dall’I-Com per l’Italia, dalla Foundation for Economic and Industrial Research (Iobe) per la Grecia e dall’Institute of Public Policy per il Portogallo. Ecco un bilancio di questi tre anni della Strategia europea dei dati varata dalla Commissione europea

A che punto è l’autonomia strategica dell’Europa in tre settori chiave

Digitale, energia e farmaceutica. Un report evidenzia una perdita di competitività dell’Europa tuttora in atto. L’analisi comparativa di Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività (I-Com)

Innovazione e competitività. Una visione transatlantica degli ecosistemi regionali

Verrà presentato oggi al Parlamento europeo il nuovo Transatlantic Subnational Innovation Competitiveness Index messo a punto da quattro think thank: l’italiano I-Com, la statunitense Information Technology and Innovation Foundation, il German Economic Institute e il canadese Macdonald-Laurier Institute. Ne scrive su Formiche.net Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività (I-Com)

Il Ddl Concorrenza è legge, ecco cosa cambia. Scrive da Empoli

È stato compiuto senz’altro un passo avanti per facilitare lo sviluppo di una tecnologia chiave come il cloud per la transizione digitale italiana. Con un contributo senz’altro positivo anche a quella ecologica. Un altro modo per far stare l’Italia sui binari del Pnrr che nelle due transizioni ha le principali stelle polari. L’intervento di Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com)

Il ddl Concorrenza e l’abuso di dipendenza economica nel mercato cloud

L’Istituto per la Competitività (I-Com) ha condotto un’indagine con 82 aziende per stimare il potenziale impatto delle pratiche scorrette relative alle licenze software nel mercato del cloud in Italia. Ne parla il presidente Stefano Da Empoli, che spiega cosa funziona (e cosa no) nel disegno di legge

I limiti della libertà di espressione e il potere riluttante delle Big Tech

Occorre essere pienamente consapevoli della sostanziale impossibilità di risolvere con la bacchetta magica regolamentare tutti i profili che non ci piacciono dei social (e dell’ecosistema digitale), accanto a quelli che vorremmo preservare. Nell’interesse prioritario della democrazia e del progresso civile ed economico. L’intervento di Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com)

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