Skip to main content

 About Stefano da Empoli

Economista, è presidente di I-Com, Istituto per la Competitività, think tank indipendente che ha fondato nell’ormai lontano 2005. I suoi interessi riguardano l’organizzazione e la regolazione dei principali mercati, a cominciare dal settore energetico e dagli altri servizi a rete (ma con frequenti incursioni altrove). Insegna economia politica e politica economica nell'Università Roma Tre. E' direttore scientifico dell’Associazione La Scossa. E' membro del comitato scientifico di diverse istituzioni e iniziative. In passato, ha diretto l'Osservatorio sulla Politica Energetica della Fondazione Einaudi. Ha all’attivo molte pubblicazioni su temi di economia industriale e di regolazione dei mercati.

Il ddl Concorrenza e l’abuso di dipendenza economica nel mercato cloud

L’Istituto per la Competitività (I-Com) ha condotto un’indagine con 82 aziende per stimare il potenziale impatto delle pratiche scorrette relative alle licenze software nel mercato del cloud in Italia. Ne parla il presidente Stefano Da Empoli, che spiega cosa funziona (e cosa no) nel disegno di legge

I limiti della libertà di espressione e il potere riluttante delle Big Tech

Occorre essere pienamente consapevoli della sostanziale impossibilità di risolvere con la bacchetta magica regolamentare tutti i profili che non ci piacciono dei social (e dell’ecosistema digitale), accanto a quelli che vorremmo preservare. Nell’interesse prioritario della democrazia e del progresso civile ed economico. L’intervento di Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com)

Per la sovranità digitale europea serve un circolo virtuoso

L’Europa deve bilanciare regolamentazione e investimenti, evitando di essere artefice di un futuro digitale al ribasso. L’intervento del presidente I-Com Stefano da Empoli, in occasione della presentazione del paper PromethEUs sulla sovranità digitale europea e i rapporti con gli Usa

regolamentazione

L’ottimo nemico del bene? Il caso della regolamentazione digitale in Europa

La regolamentazione del settore digitale, sempre se si può ancora parlare di Internet come se fosse un mondo a parte, sta mettendo in fibrillazione entrambe le sponde dell’Atlantico. Per questo occorre fare attenzione: qualora non ben dosata, la regolamentazione potrebbe facilmente far deragliare il treno dell’innovazione o dirottarlo su un binario morto. L’analisi del presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com) Stefano da Empoli

Digital tax italiana, meriti e torti della strigliata Usa. Scrive da Empoli

Un durissimo rapporto dell’Ufficio del rappresentante per il commercio statunitense boccia l’imposta sui servizi digitali italiana. Dai problemi fiscali ai settori inclusi, Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la competitività (I-Com) spiega perché quel documento non è da sottovalutare

Gaia X

Gli errori da non commettere con Gaia-X. Scrive da Empoli (I-Com)

Il destino è anche nelle nostre mani. Spetta a noi aprire una nuova pagina dell’Europa digitale del futuro, basata su maggiori investimenti e una forte affermazione di regole e valori improntata a criteri di apertura, trasparenza e sicurezza. L’intervento di Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com)

Una trasformazione digitale a misura di Sud Europa

Non è un caso che la Commissione europea abbia ribattezzato la propria proposta di fondo per la ripresa Next Generation Fund. Il rilancio europeo passerà infatti soprattutto dagli investimenti nel digitale e nella sostenibilità. Dai primi, nelle sue consuete Considerazioni finali annuali di venerdì, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, si aspetta un contributo decisivo per quell’incremento della produttività…

Economia e salute. La sfida europea per superare l’emergenza. Analisi di da Empoli

Il crash test serve a mettere alla prova una macchina o un camion di fronte a scenari di impatto estremo, eventi sfavorevoli che si spera non accadano mai ma di fronte ai quali occorre che il veicolo sia pronto a difendere chi si trova al suo interno anche nel peggiore degli eventi. Di fronte a una pandemia globale, è dunque…

Galleggiare nel presente o guardare al futuro. Le scelte dell’Italia per il nuovo decennio

Siamo entrati nel nuovo decennio con la notizia di fonte Istat che nel 2018 è stato raggiunto il minimo storico di nascite (439.747 contro le 458.151 del 2017, un calo di quasi 150 mila in appena dieci anni). Non certo un buon viatico per il futuro dell’Italia. Che accoppiato alla lettura negli stessi giorni del pamphlet di Luca Ricolfi, “La…

Intelligenza artificiale, perché big tech e imprese italiane devono allearsi

Uno dei principali vantaggi comparati delle aziende italiane nell’attuale fase storica è la disponibilità di tecnologie incredibilmente performanti a prezzi per la prima volta abbordabili o addirittura gratuiti (vista la diffusione di prodotti open source). Naturalmente, non è così per tutte le soluzioni high tech. Pensiamo ai servizi offerti dai super-computer, che hanno costi sia Capex sia Opex estremamente elevati.…

×

Iscriviti alla newsletter