“‘Siamo tutti americani’ non era solo un attestato di solidarietà per quella grande nazione sorella terribilmente colpita. Era qualcosa di più, la rivendicazione della superiorità morale dell’Occidente ferito da un terrorismo inedito che non esitava a strumentalizzare l’appartenenza religiosa per fini di guerra e di morte. A distanza di 20 anni, la riflessione di oggi non può essere un mero evento rievocativo: essa si lega infatti alle immagini strazianti dei cittadini afghani attaccati ai carrelli degli aerei in decollo da Kabul: una sorta di resa dell’Occidente costellata da contraddizioni e errori”. Lo ha detto il presidente dell’Unione interparlamentare, Pier Ferdinando Casini, in apertura dei lavori del convegno al Senato, in occasione dei 20 anni dagli attacchi dell’11 settembre 2001. “Una ritirata che segna un cambiamento epocale che non può essere minimizzato – ha aggiunto -. Noi italiani e europei siamo chiamati a dare senso ai valori e agli ideali dell’Occidente – se ancora in essi ci riconosciamo – dando finalmente un’anima all’intuizione europea”.
“La storia chiama tutti noi ad assumerci ulteriori responsabilità e uscire da uno stadio di infantilismo politico che delega all’America e agli americani l’onere di essere attore globale. Apriamo la riflessione odierna, a cui concorreranno i principali leader delle forze politiche, ancora una volta con un devoto omaggio a tutte le vittime del terrorismo e ai tanti caduti italiani che, in ogni scenario di guerra, in questi 20 anni hanno fatto onore all’Italia e ai nostri valori: abbiamo l’impegno morale di operare perché il loro sacrificio non sia stato vano”.
A intervenire, oltre alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, tutte le forze politiche italiane, chi in presenza e chi in collegamento video. Ecco tutte le foto di Umberto Pizzi.
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