Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Addio Lino Capolicchio, protagonista con De Sica e Pupi Avati. Foto Pizzi

1 / 29
Lino Capolicchio
2 / 29
Lino Capolicchio
3 / 29
Lino Capolicchio
4 / 29
Lino Capolicchio
5 / 29
Lino Capolicchio
6 / 29
Lino Capolicchio
7 / 29
Lino Capolicchio
8 / 29
Lino Capolicchio
9 / 29
Lino Capolicchio
10 / 29
Lino Capolicchio
11 / 29
Lino Capolicchio
12 / 29
Lino Capolicchio
13 / 29
Lino Capolicchio
14 / 29
Lino Capolicchio
15 / 29
Lino Capolicchio
16 / 29
Lino Capolicchio
17 / 29
Lino Capolicchio
18 / 29
Lino Capolicchio
19 / 29
Lino Capolicchio
20 / 29
Lino Capolicchio
21 / 29
Lino Capolicchio
22 / 29
Lino Capolicchio
23 / 29
Lino Capolicchio
24 / 29
Lino Capolicchio Vittorio De Sica e Christian De Sica
25 / 29
Lino Capolicchio
26 / 29
Lino Capolicchio Antonella Attili Ricky Tognazzi
27 / 29
Lino Capolicchio Antonella Attili
28 / 29
Lino Capolicchio Antonella Attili
29 / 29
Lino Capolicchio Antonella Attili

Lino Capolicchio, attore e doppiatore italiano interprete de Il giardino dei Finzi Contini, per il quale ha vinto un David di Donatello, La piovra e La casa dalle finestre che ridono, è morto a Roma all’età di 78 anni.

Nato a Merano e cresciuto a Torino, Capolicchio si trasferisce poi a Roma per frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, e dopo essersi diplomato inizia la sua formazione professionale giovanissimo ed esordisce con Giorgio Strehler del Piccolo Teatro di Milano ne Le baruffe chiozzotte (1964) di Carlo Goldoni, ottenendo consensi di critica e di pubblico.

Nel 1965 continua proficua la collaborazione con il maestro Strehler ne Il gioco dei potenti, grande affresco shakespeariano tratto dall’Enrico VIII. Seguono altri successi sul palcoscenico, poi la Rai lo chiama a interpretare il ruolo di Andrea Cavalcanti nello sceneggiato Il conte di Montecristo (1966) di Edmo Fenoglio. L’anno successivo prende parte al cast internazionale de La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffirelli (da Shakespeare). Benché il suo apporto sia minimo, il giovane Capolicchio vivrà per diverse settimane sul set, intrattenendo una serie di conversazioni col protagonista della pellicola, Richard Burton.

L’esordio nel cinema nel 1968 in Escalation di Roberto Faenza a fianco di Gabriele Ferzetti. Protagonista del cinema italiano degli anni 70, ha recitato in Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi, Fiorile dei Fratelli Taviani, Il giovane normale di Dino Risi e Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, con il quale vinse il David di Donatello.

Pupi Avati lo ha diretto in Fratelli e sorelle, nell’horror seminale La casa dalle finestre che ridono, in Una sconfinata giovinezza e, più di recente, in Il signor Diavolo. In tv il successo è arrivato con La piovra nel ruolo del Professor Mattinera.

(Testo Askanews)

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

×

Iscriviti alla newsletter