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Carlo Cottarelli lascia il Senato (e il Pd). Le foto

“Lo spostamento del Pd in un’area lontana dai miei valori liberal democratici ha facilitato la decisione”, dice Carlo Cottarelli, per spiegare la sua scelta di lasciare il Senato e il Pd al Corriere della Sera, dopo aver inviato una lettera ieri a Repubblica dove annunciava appunto le dimissioni da senatore. Attenzione, però, aggiunge, “credo che abbia fatto bene a spostare il Pd a sinistra (Schlein, ndr). Il messaggio che adesso arriva dal Pd è più coerente con quello che dovrebbe avere un partito di sinistra. È importante che il messaggio di un partito sia chiaro”.

Gli elementi che hanno pesato di più nella decisione di lasciare il gruppo, spiega, sono stati “il tema dell’energia nucleare, il termovalorizzatore, il freno al superbonus, anche l’utero in affitto o alcuni aspetti del Jobs act. Ma questi sono temi specifici, non il tema fondante”, che è “il ruolo del merito nella società e il peso che debba avere l’uguaglianza delle opportunità rispetto all’uguaglianza redistributiva”.

Cottarelli lascerà il Senato per andare a dirigere, a titolo gratuito, un nuovo Programma per l’Educazione nelle Scienze economiche e sociali rivolto agli studenti delle scuole superiori offerto dall’Università Cattolica di Milano.

“L’idea è”, ha scritto nella sua lettera “di costituire un gruppo di esperti senior di alto livello che, pro bono, visiteranno le scuole per condividere con gli studenti le loro esperienze accumulate in una vita lavorativa. L’obiettivo è di svolgere circa 150 visite all’anno, forse di più. I temi trattati comprenderanno le tendenze di breve e lungo termine dell’economia italiana, le politiche monetarie e di bilancio, le tematiche strutturali soprattutto rispetto all’inserimento nel mondo del lavoro, la sostenibilità economica e ambientale, la finanza, l’interazione tra economia e diritto, la costituzione italiana e l’importanza della comunicazione per le politiche economiche e sociali. Le presentazioni non comporterebbero costi per le scuole coinvolte. Ci sarebbero poi presentazioni serali per centri culturali, circoli per gli anziani e così via”.



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