Si è tenuto ieri presso l’Istituto Affari Internazionali l’evento “L’Italia, il Mediterraneo allargato e il dominio subacqueo”, ospite d’onore l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Difesa. Nel corso dell’evento è stata presentata la ricerca “The Underwater Domain and Europe’s Defence and Security” degli analisti Elio Calcagno e Alessandro Marrone, presenti allo Iai assieme con Ferdinando Nelli Feroci.
La guerra in Ucraina i relativi effetti “hanno accentuato le responsabilità della Difesa e dell’Italia per la stabilità del Mediterraneo”, che “si estendono ai correlati fondali, percorsi da reti e infrastrutture strategiche, potenzialmente ricchi di risorse naturali e per questo, spesso obiettivo della cosiddetta ‘territorializzazione’ del mare”, ha detto Cavo Dragone.
“Come per lo Spazio e per la Terra”, ha continuato il capo di stato maggiore della Difesa, “l’elevazione del mondo sommerso allo status di ‘dominio’” implica “una piena presa di coscienza anche delle accresciute responsabilità nella sua gestione, che sarà anch’essa un banco di prova della capacità del genere umano di approcciare, con equilibrio, tatto e rispetto, una realtà fondamentale per la preservazione degli equilibri biologici del nostro pianeta” (leggi qui l’articolo completo).
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