Erano presenti a Roma per il convegno “Gioco Pubblico, legalità e tutela dei consumatori” il sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze Federico Freni, il procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il direttore generale ADM Marcello Minenna, l’ex ministro della Sanità, Renato Balduzzi, il costituzionalista Alfonso Celotto, l’economista Carlo Cottarelli e il Presidente della Società Psicoanalitica Italiana Sarantis Thanopulos.
Rafforzare le attività legali è la migliore arma per contrastare le mafie che investono nel settore del Gioco è il messaggio che è stato lanciato nel corso del convegno organizzato da Lottomatica, presente con l’amministratore delegato Guglielmo Angelozzi, il quale ha sottolineato come in tempo di pandemia il giocolo illegale gestito dalla criminalità organizzata abbia proliferato.
“Il settore del gioco pubblico – ha detto il procuratore Cafiero De Raho – deve essere regolato in modo chiaro e rigoroso. In quest’ottica è fondamentale individuare i concessionari titolati a svolgere la funzione in modo limpido ed efficace. Obiettivo strutturale deve essere quello di abbattere ogni margine di dubbio sulla provenienza e sulla capacità di operare in modo trasparente, senza subire alcun condizionamento dal circuito illegale.
Minenna ha spiegato invece che “per il contrasto alle attività illecite, che sono pericolose perché dietro si celano vari tipi di reati, l’Adm ha attivato le funzioni del Copregi, nell’ambito del quale l’agenzia è in grado di operare in sinergia con Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, per operazioni funzionali al contrasto. Attraverso l’attività del ‘Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori’, durante il lockdown siamo intervenuti in oltre 50 province, su oltre 200 sale, elevando sanzioni per milioni di euro, con attività che sono in corso anche in queste settimane”.
Di numeri ha parlato Carlo Cottarelli: “La pandemia ha colpito il gioco legale in modo molto forte e allo stesso tempo si è registrato un incremento di quello illegale, con una caduta del 47% nella raccolta del gioco fisico e del 36% delle entrate erariali. Sono due dinamiche che si sono sviluppate contemporaneamente e parallelamente, l’una è ovviamente legata all’altra. Lo spostamento di risorse dalle attività legali a quelle illecite è stato evidente e consistente ed è un fenomeno molto chiaro”.
“Le richieste avanzate dal mondo del Gioco sono necessità strutturali, anzi veri e propri diritti. Si tratta di uno dei settori a più alto impatto di gettito”, ha poi detto Federico Freni nel corso del suo intervento, “e in tutti i segmenti presenta un elevatissimo impatto in termini occupazionali. Occorre quindi che il settore sia dotato di una regolamentazione stabile e di qualità”.
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