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Albinati, Battista e D’Aloja raccontano “Il pane perduto” di Edith Bruck. Foto di Pizzi

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Edoardo Albinati e Pierluigi Battista
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Edith Bruck
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Edith Bruck
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Edith Bruck
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Edith Bruck
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Edith Bruck e Francesca D'Aloja
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Edith Bruck e Francesca D'Aloja
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Edith Bruck e Pierluigi Battista
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Edith Bruck e Pierluigi Battista
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Edoardo Albinati Francesca D'Aloja Edith Bruck e Pierluigi Battista
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Edoardo Albinati Francesca D'Aloja Edith Bruck e Pierluigi Battista
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Edoardo Albinati Francesca D'Aloja Edith Bruck e Pierluigi Battista
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Edith Bruck e Francesca D'Aloja
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Pierluigi Battista e Ludina Barzini
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Pierluigi Battista e Ludina Barzini
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Pierluigi Battista e Ludina Barzini e Francesca D'Aloja
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Pierluigi Battista e Ludina Barzini e Francesca D'Aloja

Con 221 voti l’ultimo libro di Edith Bruck, Pane perduto, edito da La Nave di Teseo, è entrato nella cinquina del Premio Strega 2021.

Alla Feltrinelli di Galleria Colonna ieri Edoardo Albinati, Francesca D’Aloja e Pierluigi Battista hanno presentato il volume alla presenza dell’autrice e del pubblico.

Presentato agli Amici della Domenica da Furio Colombo, ecco le parole del giornalista per descrivere il romanzo.

“L’ultimo libro di Edith Bruck (Il pane perduto, La nave di Teseo) unisce in un’unica grande opera ciò che l’autrice ha visto, vissuto, pensato e scritto: un’amorevole dolcezza prosciuga altri sentimenti (come l’odio legittimo per l’orrore e i carnefici), perché Edith è salva e tenuta in vita da un legame fortissimo, un misto di orgoglio e pietà affettuosa per chi, come lei, è stata spinta nella galleria dell’orrore. Nella visita sul fondo della memoria Edith ripercorre il miserabile inferno preparato meticolosamente dai suoi aguzzini (tornati come in un incubo), vittime di una solitudine che si nutre di morti.

Ma la vita è troppo forte e l’istinto, ancora bambino, di saltare avanti è troppo grande. E quando, nella realtà come in questo nitidissimo racconto, vita e morte, distruzione e futuro si spaccano, Edith è già saltata sul lastrone della vita. E qui il libro diventa un racconto che devi leggere fino all’ultima pagina, di storia, di vita, di amore”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

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