L’ambasciata di Francia era avvolta nel silenzio. Tra le mura dove poche ore prima si stava festeggiando la ricorrenza nazionale della presa della Bastiglia (QUI LA GALLERY DI UMBERTO PIZZI DEI FESTEGGIAMENTI), oggi, giorno successivo alla strage di Nizza, si udivano solamente i rumori delle macchine fotografiche che scattavano foto. Insieme all’ambasciatrice di Francia Catherine Colonna, hanno espresso il loro cordoglio altri esponenti dei partiti socialisti europei: il maltese Carmelo Abela, Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli affari europei, i greci Nikos Xydakis e Nikos Pappas, quest’ultimo membro del governo Tsipras, il tedesco dell’Spd Axel Schäfer, la portoghese Marie Granlund, e anche il socialista francese di origini martinicane Harlem Désir.
“Vinceremo noi questa battaglia” ha detto il sottosegretario Gozi, “portando avanti valori di libertà, uguaglianza e fratellanza, ora più che mai”, ha dichiarato il francese Désir, “perché l’Europa è il più bel posto dove vivere”, ha concluso il greco Pappas.
Uno a uno, nel silenzio assoluto della sala, i politici hanno firmato il libro delle condoglianze. Fuori dall’ambasciata, al contrario di quanto accaduto dopo le stragi del Bataclan e di Charlie Hebdo, c’erano poche persone e solo qualche fiore appoggiato alle transenne.
(Foto: Sveva Biocca @Svevabi)