“Tutt’altro che aria di dimissioni”. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha risposto con queste parole a una domanda del moderatore, Fabio Marchese Ragona, durante la presentazione del libro di Francesco Antonio Grana (vaticanista de ilfattoquotidiano.it) “Cosa resta del papato. Il futuro della Chiesa dopo Bergoglio” (Edizioni Terra Santa), presso l’Università Lumsa a Roma. Oltre a Zuppi, all’autore e al vaticanista di Mediset, Ragogna, era presente anche il direttore del fattoquotidiano.it, Peter Gomez.
“Nelle molte decisioni che ha preso e nei processi che ha avviato – ha spiegato Zuppi – c’è una grande consapevolezza e senso di futuro. Papa Francesco ci dice che c’è tanto da fare adesso e ci aiuta a non avere un atteggiamento rinunciatario, da minoranza in ritirata. La sua grande riforma è la conversione pastorale e missionaria. Ci aiuta a collocarsi in maniera evangelica, semplice, vicina alla gente e ci indica alcune priorità per una Chiesa che parla al cuore. Ci aiuta a essere più Chiesa, in un mondo che fa scolorire l’identità”.
Il libro di Grana è un’inchiesta che si addentra nelle stanze vaticane in cerca di risposte sul futuro della Chiesa Cattolica Romana. Il testo, svela i retroscena in vista del conclave. “È evidente – scrive il giornalista nel suo libro – che le fazioni, quella progressista delusa per le mancate aperture del pontificato di Francesco, quella conservatrice che vuole un ritorno al regno ratzingeriano e quella bergogliana che, invece, vuole proseguire l’opera riformatrice del Papa latinoamericano, si stanno già organizzando per non farsi trovare impreparate nel momento in cui inizierà la Sede Vacante. È chiaro, inoltre, che sarà determinante l’epilogo del pontificato del Pontefice gesuita, ovvero se avverrà per morte o dimissioni, e a quali protagonisti dei rispettivi schieramenti ecclesiali saranno aperte le porte della Cappella Sistina, a motivo ovviamente dell’età che dev’essere, come stabilito, inferiore agli 80 anni”.
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