Un manifestante è stato ferito durante la protesta “IoApro” a Roma da un altro manifestante, colpito alle spalle dal lancio di una bottiglia. L’ambulanza sul posto – si spiega dalla questura – lo ha soccorso e portato in ospedale per essere medicato. La manifestazione, non autorizzata dalla questura, continua a gruppi divisi, chi cerca ancora di raggiungere il Parlamento e fronteggia il cordone di polizia, chi si è diretto a Piazza del Popolo.
I manifestanti sono passati anche tra via dei Prefetti e via di Campo Marzio, nel cuore del centro storico della Capitale. “Vogliamo andare in piazza del Parlamento”, hanno detto. Il servizio di sicurezza di polizia e carabinieri ha completamente bloccato ogni accesso e tiene sotto controllo l’area.
Presenti anche militanti di CasaPund che sono entrati in piazza San Silvestro sventolando tricolori e cantando l’inno nazionale. “Siamo parte integrante della protesta – spiega Luca Marsella, consigliere municipale a Roma di CasaPound, che era intervenuto dal palco martedì scorso – e la nostra presenza è voluta dai ristoratori. Basta strumentalizzazioni, tra le nostre fila ci sono lavoratori, imprenditori, padri e madri colpiti dalla crisi ed anche ristoratori che hanno tutto il diritto di stare in piazza. Non ci interessano le polemiche, noi siamo da sempre al fianco degli italiani e non possiamo tirarci indietro in un momento come questo. Riteniamo fallimentare e criminale la gestione del governo dell’emergenza sanitaria e crediamo che l’unica soluzione sia aprire senza condizioni”.
La coltivazione digitale di questi ultimi anni, che ha scatenato campagne di interferenza, influenza e ingerenza con l’obiettivo di polarizzare politicamente l’opinione pubblica, anche attraverso cybertrolling e batterie di bot, ha ormai i suoi “terminali tattici” in grado di organizzare sul campo il conflitto violento. L’analisi del fenomeno di Arije Antinori, professore di “Criminologia e Sociologia della Devianza” alla Sapienza di Roma
Tutte le foto della manifestazione.
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