“Rifarei tutto, ma non lo rifarei una seconda volta”. È passato qualche mese, quasi due, da quel 19 gennaio, giorno in cui Mariarosaria Rossi ha fatto la scelta di votare la fiducia al governo Conte II, scatenando la reazione del suo – allora – partito, Forza Italia, che a seguito del voto ha espulso la senatrice dal partito.
È stata espulsa, racconta oggi al Fatto Quotidiano, “esattamente 5 minuti dopo il voto, il vicepresidente del partito oggi coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha preso questa decisione”, decisione di cui, però, non si pente. Al partito di Silvio Berlusconi, Rossi ha aderito nel 1994, ha detto la senatrice, “e per diversi anni ne sono stata addirittura una delle figure dirigenziali ricoprendo incarichi importanti e delicati”, ma poi “la mia utilità è venuta meno così come le mie cariche”.
Il suo ridimensionamento, conferma Rossi, è stato opera di Marina Berlusconi, ma l’abbandono di Forza Italia per la senatrice ha radici lontane. “È da tempo che non mi sentivo più parte di un progetto comune”, confida al giornalista, “oggi è un posto dove sembra prevalere la legge del meno siamo meglio stiamo, dove gli interessi del singolo prevalgono su quelli della collettività, dove vale la logica del tutti contro tutti e dove ci sono donne che devono necessariamente andare contro le altre donne”.
Dopo l’approdo al gruppo misto e dopo la caduta dell’esecutivo guidato da Conte, Rossi ha trovato ora una nuova casa politica nel partito di Giovanni Toti. “Con lui ho lavorato bene quando eravamo accanto al presidente: Giovanni è uomo pratico, pragmatico, un ottimo amministratore, sempre sul pezzo, ma più di tutto è persona perbene, l’amico che tutti vorrebbero”.
Ecco tutte le foto di Mariarosaria Rossi vista da Umberto Pizzi.
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