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Mattarella ricorda le vittime del terrorismo al Quirinale. Tutte le foto

“Celebriamo sempre con grande emozione, ogni anno, questa giornata. Per far memoria della lunga scia di attentati, stragi, delitti politici che ha insanguinato la storia della nostra Repubblica; e che ha trovato il suo momento di ricordo nella ricorrenza dell’assassinio di Aldo Moro, di cui ricorre oggi il 45° anniversario”. Così ha aperto le celebrazioni del “Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo” il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Negli “anni di piombo” la Repubblica ha prodotto gli anticorpi contro il Terrorismo e anche oggi si deve respingere e condannare “il clima di scontro violento, le parole d’odio, l’avversario trasformato in nemico da abbattere” che spesso “costituiscono modalità patologiche della contesa politica”, ha proseguito Mattarella, ricordando che la democrazia “si nutre di tolleranza, di pazienza, di confronto, di rispetto” elementi che costituiscono l’unica via percorribile per il “progresso della convivenza”.

Il Capo dello Stato parla davanti alle alte cariche della Repubblica – dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al presidente del Senato, Ignazio La Russa – e davanti ai familiari delle vittime dell’eversione, della stagione stragista degli Anni ’70, ’80 e ’90 portata avanti, denuncia, anche “con la complicità di uomini da cui lo Stato e i cittadini avrebbero dovuto ricevere difesa”. Di un periodo contaminato dalle “gravi deviazioni compiute da elementi dello Stato, e per le quali avvertiamo ancora l’esigenza, pressante, di conoscere la piena verità”, insiste in un altro passaggio del discorso. Il suo ricordo è per le oltre 400 persone che negli anni hanno perso la vita a causa del Terrorismo interno e internazionale: appartenenti delle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, politici, ignari passanti che, scandisce, “fanno parte a pieno titolo della storia repubblicana”, di un Paese che ha sconfitto le bande armate, e “i cattivi maestri” che le hanno sostenute, grazie “alla reazione morale del popolo” e allo Stato che ha vinto la guerra “combattendo sempre sul terreno della legalità costituzionale, senza mai cedere alle sirene di chi proponeva soluzioni drastiche, da regime autoritario”.

Ecco le foto del Quirinale.


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