Avrebbe compiuto oggi 99 anni Pier Paolo Pasolini, tra i maggiori intellettuali del ‘900, regista, sceneggiatore, attore, poeta, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo. Tante, tantissime le sue opere, enorme l’influenza del suo pensiero nella cultura italiana, e non solo.
Tra le sue passioni, anche quella del calcio. Intervistato da Enzo Biagi, raccontò che se non avesse intrapreso la strada della scrittura, avrebbe voluto dedicarsi al pallone, come dimostrano le foto di Umberto Pizzi.
Glis catti del Maestro risalgono al 1974, furono scattate allo Stadio Flaminio nel corso di una partita cantanti-artisti. Tra i partecipanti, anche un giovanissimo Gianni Morandi.
“Pasolini è l’anima della nazionale dello spettacolo per parecchi anni: assieme a Gianni Morandi, Little Tony, Ninetto Davoli e allo stesso Franco Citti gira l’Italia a scopo di beneficenza, o sfrutta d’estate la ben frequentata Grado per coinvolgere personaggi dello spettacolo e calciatori in partite che divengono gli eventi più attesi della stagione estiva”, ha scritto Valerio Curcio, autore del Libro “Il calcio secondo Pasolini” (Compagnia Editoriale Aliberti), ricordando la passione calcistica di Pasolini. “La presenza del calcio come elemento autobiografico – scrive ancora Curcio – si riflette negli scritti di Pasolini in maniera invadente: è facile imbattersi in una partita, per chi legge Ragazzi di vita o Una vita violenta. Come osserva Valerio Piccioni nel suo Quando giocava Pasolini, le partite non sono mai intese in quanto competizioni con un risultato, dei vincitori e dei vinti. Quelli che ci regala Pasolini sono piuttosto degli spaccati di partita, utili soprattutto per mostrare un duello, un gesto di sfida, un insulto, ma senza mai sconfinare nella cronaca sportiva”.
Ecco, allora, una serie di scatti dall’archivio fotografico di Umberto Pizzi.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata