Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell’arte e delle cultura alla crescita etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sull’importanza della responsabilità sociale e della sostenibilità come fattori strategici di sviluppo del nostro Paese. Questa la principale finalità del premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria e giunto quest’anno alla ventunesima edizione. La cerimonia di premiazione si è tenuta alla Terrazza Caffarelli in Campidoglio alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, oltre che dei rappresentanti di Unindustria tra cui il presidente Angelo Camilli e la presidente di Anima, nonché vicepresidente di Unindustria, Sabrina Florio.
I vincitori – nelle categorie cinema, giornalismo, letteratura e teatro – sono stati premiati da una giuria, presieduta da Luigi Abete, e composta da: Giovanni Anversa, Camilla Baresani, Maite Carpio Bulgari, Antonio Calabrò, Antonio Calbi, Angelo Camilli, Innocenzo Cipolletta, Gianluca Comin, Paolo Conti, Silvia De Dominicis, Domenico De Masi, Anselma Dell’Olio, Laura Delli Colli, Isabella Ferretti, Carlo Fuortes, Fabrizio Iaccarino, Giampaolo Letta, Annamaria Malato, Pepi Marchetti Franchi, Giovanna Melandri, Myrta Merlino, Michele Mirabella, Oscar Pizzo, Mirella Serri, Luisa Todini, Marina Valensise.
In un momento di grande incertezza e generale smarrimento – si legge in una nota – dovuto al susseguirsi a livello globale di crisi sanitarie, ambientali e geopolitiche, con le inevitabili ricadute a livello economico e sociale, il premio Anima ancora una volta valorizza l’importanza della solidarietà e rivolgere la sua attenzione alle categorie più vulnerabili, ai più fragili, a coloro che, partendo da una situazione di svantaggio, rischiano di essere travolti dall’ennesima crisi. Per il cinema è stato premiato “Nostalgia” di Mario Martone, il cui premio è stato ritirato da Pierfrancesco Favino. Il premio per il giornalismo è andato a Domenico Iannaccone, quello per la letteratura a Maria Pia Ammirati per “Vita ordinaria di una donna di strada”. Infine il riconoscimento per il teatro è andato alla Compagnia Fortezza “per la rilevanza sociale dell’opera, volta a promuovere la concezione del carcere non solo come luogo punitivo ma soprattutto come prospettiva di riabilitazione”.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.
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